venerdì 26 febbraio 2016

Scardinare la borghesia mafiosa, la CAMORRA IMPRENDITRICE. Lo tenga presente la magistratura.

Nel giorno in cui il Tribunale di Benevento (presidente Fallarino, giudici a latere Rotili e Telaro) si è pronunciato sul processo a carico dell'imprenditore Barletta di San Giorgio del Sannio (BN) a seguito del maxi incendio in data 23 maggio 2009  del capannone a Cesine nella zona residenziale satura di contrada Cerzone e sullo stesso processo a carico del sindaco  p.t. di San Giorgio del Sannio (BN) Giorgio Nardone, sul comportamento delle istituzioni, ci sembra doveroso - come comitato civico nato proprio all'indomani dell'incendio per lottare contro il malaffare e per la trasparenza ed imparzialità dell'amministrazione globalmente intesa-  ricordare le parole del magistrato Federico Cafiero De Raho.





Ci riserviamo di leggere la sentenza e le sue motivazioni per esprimere come popolo nel cui nome viene amministrata la giustizia una valutazione critica e di mettere a disposizione dei lettori la documentazione che acquisiremo, appena sarà disponibile.
Da Il Mattino del 8 dicembre
“Cafiero de Raho: ora scardinare la borghesia mafiosa”
NAPOLI – «Oggi  è una giornata storica che con ogni probabilità fa cambiare il corso del contrasto al clan dei Casalesi». Lo afferma al Mattino il magistrato Federico Cafiero de Raho, sulla cattura del superlatitante Michele Zagaria. «Con l’arresto di Michele Zagaria – spiega – si ottiene la sottrazione dell’ultimo capo storico della cosca. È evidente che il clan adesso si deve riorganizzare, ha bisogno di recuperare energie e uomini. E dovrà trovare un successore al vertice, colui che dovrà condurre il gruppo». 
«È quanto mai importante – prosegue il magistrato – cominciare ad ampliare il contrasto ai profili patrimoniali di questo gruppo: bisogna aggredire gli apparati economici, e non solo. Dovremo anche concentrarci su quella zona grigia composta da insospettabili infiltrati che hanno consentito ai Casalesi di fare il grande salto di qualità, diventando camorra imprenditrice. Mi riferisco a quella ‘borghesia mafiosa’ che oggi è il vero nemico, sia nostro che di tutta la società». 
«Una bonifica sociale – spiega ancora Cafiero De Raho – passa necessariamente per una qualificazione economica,imprenditoriale e politica, laddove per politica intendo l’organizzazione di sane amministrazioni locali. 
In questo modo si ottiene anche un altro risultato importante: la gente torna ad avere fiducia nello Stato».
Si legga anche:

Incendio del capannone Barletta, rinviati a giudizio il titolare della società, l’ex sindaco di San Giorgio del Sannio ed altri quattro.

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