lunedì 27 luglio 2015

Il Comitato contro la Malagiustizia beneventana punta il dito contro alcuni giudici beneventani e annuncia azioni legali, data la gravità dei fatti.



Stiamo aspettando di leggere e pubblicare una sentenza del giudice del Tribunale di Benevento Giuliana Giuliano in cui sono stati falsificati dati di fatto e di diritto per favorire la controparte e per cui procederemo a denuncia penale nei confronti del magistrato.Non trattasi di madornale errore giudiziario, ma dell'esito premeditato e pattuito di un accordo illecito con la controparte per penalizzare la parte attrice che aveva ragione. Non plus ultra !
Vedremo se questo giudice cambierà lavoro

come succede per ogni categoria professionale che viola la più elementare deontologia​ o
ppure​ continuerà a 
​"​mercanteggiare
​"​ perizie 
tecniche​ e sentenze, 
​intralciando e ​facendo danni  
​ingenti ​ 
all'amministrazione della giustizia e ai diritti dei cittadini !!!

​Il Comitato attento all'espletamento del compito istituzionale della magistratura sannita ha già compilato un dossier sui 
GIUDICI COLLUSI CON IL MALAFFARE
​ e chiede alla opinione pubblica con domanda forse retorica:
SECONDO VOI CHIUDONO GLI OCCHI GRATIS ?

​Eclatante e finanche inatteso, entro certi limiti, il caso di un magistrato con funzioni inquirenti colpevole di non avere perseguito ma anzi archiviato un gravissimo reato di abusivismo edilizio verosimilmente commesso da una associazione a delinquere
​ (tra committenza, tecnici incaricati e comune)​
, con motivazioni su cui si esprimerà la Cassazione a sezioni unite ed il CSM (è stato scomodato -pensate- il 
​"​
ne bis in idem
​"​
 in fase di indagini  

​preliminari, ​
a fronte di fatti nuovi esposti in denuncia) 
​con​
 l'om
​i​
ss
​i​
o
​ne di ogni​
 controllo
​ e verifica ​
 sull'attività di controllo e demolizione dei manufatti abusivi spettante in ipotesi normali al Comune. 

​Per ogni approfondimento e commento offriamo il link in cui è possibile consultare l'abnorme richiesta di archivi​azione cui non ha fatto seguito l'avocazione delle indagini da parte del procuratore generale presso la Corte di Appello.
Neppure sfiorata è stata la posizione del responsabile apicale dell'Ufficio Tecnico malgrado la denuncia di falsi reiterati nelle certificazioni urbanistiche e nei piani urbanistici
​ comunali​
 (sic!).​

Il Comitato reitera la richiesta già formulata a mezzo stampa 
​e indirizzata ​
alla cittadinanza 
​indignata e ​
attiva di organizzare per amore della legalità e della giustizia
​,​
 presidi permanenti e manifestazioni dinanzi al tribunale di Benevento e ad ogni tribunale della Repubblica che, di fatto, nasconde una gestione clientelare e criminogena della legalità.

​In relazione alla chiusura con archiviazione di questa importante denuncia, esistono intercettazioni inequivoche dei colloqui tra l'indagato ed il magistrato.​Chi le possiede le esibisca e sporga denuncia!
​Impossibile restare inerti dinanzi a tutto ciò. ​Per questo chiediamo l'intervento di tutte le autorità preposte e della corte europea dei diritti umani.
Affinchè sfatino altra triste realtà sotto gli occhi di tutti.
Il magistrato non risponde a nessuno dei propri errori: se lo fa, risponde allo stesso organo che lo nomina: ma poiché cane non mangia cane, in vent’anni in cui la responsabilità civile è entrata in vigore, si sono avuti solo una decina scarsa di magistrati puniti per le loro negligenze. E se si vanno a vedere le singole vicende, 
​si ​
scopre che i magistrati puniti spesso non erano altro che teste calde che davano fastidio al sistema
​, compreso quello giudiziario.​
 Quindi probabilmente non erano neanche da punire ma sono stati fatti semplicemente fuori: o perché facevano sino in fondo il loro dovere o perché non si piegavano alla casta dei giudici.
Bisogna rendersi conto che dal problema della mala giustizia se ne esce solo in un modo: revocando l’indipendenza della magistratura, facendo in modo che i magistrati rispondano a poteri esterni dei loro errori. E alle anime candide che sono pronte a sventolare la bandiera della legalità
​ in modo acritico​
,
​ non accorgendosi delle mille violazioni della legge compiute proprio dai magistrati,​
 bisogna far presente che i magistrati non sono un’emanazione del potere di Dio, non sono vicari di Cristo in terra, ma sono esseri umani con le loro virtù ma anche i loro vizi. In alcuni casi sono degli eroi, in altri sono persone che hanno le loro idee politiche (come è giusto che sia), in altri casi ancora sono ricattati o corrotti.

​Ai lettori chiediamo provocatoriamente: ma davvero credete che il Berlusconi nazionale abbia trovato ​
l’unico giudice corrotto in Italia?

​In altre parole: 
​di ​
quanti Berlusconi e 
​di ​
quanti giudici corrotti  
​dobbiamo essere vittime​
?​


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