venerdì 28 giugno 2013

Letta, che schifo ! Eppure tutti applaudono e intanto l’Italia muore.

Letta a tutte le TV e su tutti i giornali: “ Grande vittoria dell’Italia nel summit europeo, portiamo a casa 3 volte della somma che si aspettava , un miliardo e mezzo spalmato in più annualità 2013/2018 (la cifra messa a disposizione dall’UE è di 6 miliardi, PER tutta EUROPA , nel primo triennio e 3 nel secondo) per lavoro, imprese e occupazione giovanile” . 
Quindi ci aspettavamo 500 milioni in 6 anni ? E per fare che ? 
Per pagare un panino ogni 3 giorni ai milioni di giovani disoccupati ?

Ma questi partiti sono sadici, idioti o criminali ?
La consapevolezza che la sovranità politico-economico-finanziariadell’Italia non c’è più, non puòattenuare un durissimo giudizio sulla presa in giro organizzata da BCE, Commissione Europea, CENTRODESTRASINISTRA , Squinzi e sindacati …

Questo è il quadro reale della nostra situazione : aumenta il debito, si riduce sempre più il PIL, aumenta l’inflazione attraverso l’aumento di tasse e tariffe, e si riduce il numero e l’entità di salari, stipendi e pensioni. 
Ministri, parlamentari, politici, sindacalisti presidenti di associazioni dei lavoratori autonomi , che parlano di fine del tunnel sono degli incapaci e dei ripetitori di veline Aspen , o se lo preferiscono, degli irresponsabili e dei bugiardi !
Metteteci il crollo della domanda interna, la crescente desertificazione di negozi, imprese e lavoro autonomo, e capirete che Napolitano, Epifani, Berlusconi, Vendola, Monti e i cugini Letta, ci stanno solo pigliando per i fondelli , perché (se non sono folli) sono i primi a sapere che con il cucchiaino del miliardo e mezzo in 6 anni, è impossibile ridurre il livello del mare della disoccupazione e della crisi con cui la grande finanza, per imporre il proprio assolutismo globale, vuole cancellare l’identità europea, cominciando dai popoli già sotto il controllo dei suoi governi e dei suoi partiti, così detti “di centrodestrasinistra”.
Spenderemo oltre 80 miliardi nel 2013, solo per gli interessi sul debito, saranno 100 nel 2015, e invece di decidere di uscire dalla trappola dell’€ moneta debito, pagato alla BCE con gli interessi, e riprenderci la proprietà della nostra moneta, continuiamo a prendere soldi a cittadini, famiglie, lavoratori e imprese per ripianare i debiti che le banche hanno fatto con le loro speculazioni finanziarie, gestite dai famosi “mercati”, che altro non sono che i casinò allestiti dalla grande finanza.
COSA SI POTREBBE FARE, DOVE ESISTE LA POSSIBILITA’ DI “FORTI” MINORI SPESE E MAGGIORI INTRATE ?
- Il solo saldo debiti /crediti, tra i paesi euro, porterebbe ad una drastica riduzione del debito e quindi degli interessi annuali sul debito, ma le banche che gestiscono la BCE e fanno profitti nella gestione sia dei debiti che dei crediti, non lo vogliono e partiti e governi , loro camerieri, non sollevano nemmeno il problema.
- Poi c’è la legislazione internazionale, che vede riconosciuto il diritto degli stati a non uccidere la propria economia e le condizioni di vita del proprio popolo, già usata della Grecia ne 1938 e più recentemente da Argentina e Equador , ma anche di questo, partiti e governi, camerieri dei banchieri non possono parlarne.
- Poi ci sono le mancate entrate fiscali dei video giochi e videopoker abbonate a malavita e concessionari ,per decine e decine di … MILIARDI.
- Poi i MILIARDI, buttati per le vecchie e nuove basi USA in Italia con il loro carico di morte delle testate atomiche; le armi americane e israeliane che abbiamo già acquistato e acquisteremo per circa 60/70 miliardi; il finanziamento dei terroristi e degli integralisti di Al Qaeda e dei Salafiti , prima per rovesciare Gheddafi e ora per rovesciare il Governo siriano.
- Poi ci sono i 13 miliardi dedicati alle 100.000 pensioni d’oro, che partiti e governo non vogliono toccare perché riguardano loro e i loro clientes.
Rosanna Carpentieri


Vertice Europeo: 8 Miliardi per l’Occupazione contro i 700 Miliardi Stanziati per le Banche.

vertice europeo 27 e 28 giugno 2013

La combriccola di Bruxelles è in riunione da ieri per nel Vertice per l’Ue, tra le tante patate lesse presenti, non ha sfigurato certo il nostro premier Enrico Letta, pienamente allineato con la politica inconsistente e attendista dei sui colleghi europei.
«Tutto bene» ci raccontano i politici intervistati, mentre i giornalisti inviano report aggiornati, per quanto assolutamente inutili data la portata effimera delle risoluzioni assunte. Quasi come in una opera di Kafkiana, il summit che ha ad oggetto “crescita e occupazione” è cominciato con uno sciopero dei funzionari di Bruxelles che ha avuto un tasso di adesione del 90%.

C’è quindi mancato poco che le altissime signorie dovessero portarsi da se la valigia e versarsi l’acqua da soli. Non sia mai!
Come se questo non fosse di per sè sufficiente, per mettere in cresi la vetusta compagnia,  ci ha pensato poi il premier britannico David Cameron, l’unico che ancora ricorda di rappresentare dignitosamente la sua bandiera.
Cameron, come spesso gli accade quando deve partire pre Bruxelles, deve essersi alzato con il piede sbagliato, perché non appena arrivato, anziché perdersi in smancerie ha ricordato a tutti, che il compito che ciascuno dovrà svolgere a Bruxelles è quello di portare la spesa pubblica dei rispettivi stati sotto controllo e “vivere con i propri mezzi, diventando più competitivi e rendendo più facile per le imprese creare lavoro”.
Di fatto, quello che intendeva fare Cameron era dare una sveglia agli amici di Bruxelles, ricordandogli che non aveva alcuna intenzione di rinunciare a un ammontare di 350 milioni di euro l’anno a causa di alcuni pagamenti relativi ai fondi agricoli per l’Europa dell’Est. Cameron non ha fatto un passo indietro, fino a quando la cancelliera Merkel non si è decisa a fare retromarcia e quasi un inchino, ammettendo che l’accordo di febbraio doveva essere rispettato e quindi non sarebbe stato possibile cambiare le basi di calcolo. Chapeau per Mr Cameron.
Poi dopo la lisciata ricevuta dal Signor Cameron, forse per recuperare un po’ di credibilità, la situazione è stata presa in mano dal Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy che ha ricordato ai preseti che la ragione per la quale era stato convocato quel vertice era quella di portare ossigeno al sistema economico. 

Al vertice ha preso parte anche l’associazione degli industriali europei BusinessEurope; in rappresentanza dell’Italia c’era la signora Emma Marcegaglia. Peccato che all’incontro non sia stato invitato anche Squinzi, che magari avrebbe spiegato con parole semplici ma chiare, gli effetti sull’Italia della brillante politica contenitiva del  debito adottata dall’Europa.
Data l’occasione, è stato comunicato l’annuncio che gli stati membri hanno raggiunto l’accordo sul bilancio europeo 2014-2020 che sarà così ripartito:
ai Fondi di Coesione andranno 325 miliardi, alla Competitività e la crescita 125,6 miliardi, all’Agricoltura 278 miliardi, Amministrazione 62 miliardi, Aiuti ai paesi terzi 59 miliardi, sicurezza e cittadinanza 15,7 miliardi. 

In totale l’Europa ha assunto impegni finanziari per 960 miliardi contro i 1047,7 previsti inizialmente in Commissione.
Il vero capolavoro del Summit di fatto è arrivato con i fondi stanziati per la crescita: la bellezza di 6 miliardi di euro da spartire tra gli oltre 27 milioni di disoccupati (ormai si può scrivere morti di fame,
perché tanto non si offende più nessuno) dei 27 paesi della comunità europea.
Ma vi ricordate l’anno scorso quando in Italia Monti sfogava il suo sadismo su di noi, poveri contributori e miserevoli consumatori, mentre l’Europa a gran voce dichiarava di non temere la crisi. Aveva pronto il Patto per la crescita: ben 120 miliardi di Euro da far cadere a valanga sui paesi in difficoltà.
Chissà che fine hanno fatto questi soldi, perché nel bilancio finora non si sono visti.
Ma Letta ha fatto sapere con orgoglio che c’è comunque una bella sorpresa: a partire dal 2015, l’Ue stanzierà
altri 2 miliardi per combattere la disoccupazione.
Cosa mai dovremmo fare con 2 miliardi in più da dividere tra 27 paesi e dopo il 2015? Al massimo ci offriranno un caffè e non saremo più di questo mondo potranno portarci un fiore al cimitero, perché quello che è grosso modo l’ammontare degli investimenti per disoccupato riservati dall’Europa.
Poi, meglio non farsi venire i grilli per la testa, perché non è che i soldi dall’Europa arrivano subito. Calma, ci vuole calma. Forse, se saremo fortunati i primi 3,6 miliardi potrebbero essere sboccati entro la fine del 2014.
Ah, ma che successo questo del summit europeo! Pensare che ci eravamo preparati tanto bene. Eppure qualcuno sembra sia soddisfatto. 

Letta per esempio è contento, e in Italia c’è già qualche idiota che scrive o dice che questo è il primo risultato internazionale portato a casa da Letta, oppure che Letta in Europa “si muove bene”. Per Bacco! 

Altro che, con l’autista senz’altro non rischia di sbagliare palazzo come è capitato a qualcun altro in Italia (il riferimento chiaramente è a Vito Crimi, ci piace citarlo).
Altro che successo per Letta, per l’Italia o fossa anche per l’Europa.
Questa massa di disgraziati non solo ci ha ridotto sul lastrico, ma non sta facendo un accidenti di nulla per risolvere i guai che ha creato con la sua politica contenitiva del debito.
Gli interessa solo di salvare le banche,
non certo quelle che offrono micro credito alle imprese o alle famiglie. Le banche che loro stessi hanno contribuito a rimpinzare di titoli tossici e spazzatura finanziaria.
Un termine di paragone utile potrebbe essere il seguente:
se per il lavoro sono stati stanziati 8 miliardi di euro per le banche l’impegno è stato di 700 miliardi!!!
C’è una bella differenza, soprattutto in considerazione del fatto che le banche hanno avuto i problemi che ben conosciamo per cattiva, anzi pessima, gestione di molte direzioni manageriali che hanno abbracciato la strada dei derivati e investimenti rischiosi, senza per contro concedere  nessuna chance a famiglie e imprese. Ci permettiamo di dire che questa è, e rimane la peggiore, Europa di sempre, quella di Angela Merkel, che fa crescere e arricchire la Germania a spese dei paesi deboli, sulle spalle degli uomini e delle donne, ma soprattutto dei bambini della Grecia, che per causa sua soffrono la fame come non accadeva dai tempi dell’occupazione tedesca.
E’ colpa del Signor François Hollande, che tanto criticava la Germania e che si è presentato al vertice a bordo di una bella e scintillante Mercedes. 

E’ colpa del pavido e sempre più strisciante Samaras che ormai non è più in grado di alzare la testa per guardare se in cielo c’è il sole o la luna. 

Ed è colpa nostra, che permettiamo, dopo la purga di Mario Monti, a una persona piccola e insignificante come Enrico Letta di rappresentare l’Italia. 

E cosa mai potrà fare Enrico Letta per l’Italia? E’ lo stesso sciocchino, che poco più di un anno, fa mandava i bigliettini a Mario Monti per chiedergli se aveva bisogno della sua collaborazione.
Che schifo! Eppure tutti applaudono  e intanto l’Italia muore.

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