sabato 29 giugno 2013

Chi ha votato 5 Stelle ormai si è ampiamente reso conto di essere stato preso in giro

La sorte aveva messo in mano al Movimento 5 Stelle il biglietto della lotteria per cambiare questo paese e mandare a casa tutti. L'incapacità ha fatto in modo che quel biglietto venisse gettato dalla finestra. Ora questo movimento è finito e diverrà uno di quei partitini residuali di testimonianza di un qualcosa. 
Solo alcuni esponenti del PD, incapaci di interpretare la realtà, ancora gli corrono dietro come cagnolini, sognando maggioranze improponibili e inesistenti. I deputati che abbandonano il M5S, folgorati sulla via di Damasco sono esattamente come quelli che rimangono, degli opportunisti ai quali non pare vero di aver vinto il primo premio, sono poca roba anche loro. Chi ha votato 5 Stelle ormai si è ampiamente reso conto di essere stato preso in giro, quelli che ancora rimangono invece "fedeli" appartengono a quella minoranza del paese che non aprirebbe gli occhi nemmeno se Beppe Grillo stuprasse le loro figlie, troverebbero una scusante anche per quello. 
Gente con la quale è inutile perdere tempo. 
Non ci rimane che prenderli in giro perché oggi come oggi prendere in giro un grillino è cosa buona e giusta anche se ogni giorno che passa sembra di sparare sulla croce rossa. 
La loro mentalità ha però fatto breccia nel paese, allo stesso modo del berlusconismo, per questo assisteremo sempre più frequentemente anche in chi dice di votare altro, gli stessi atteggiamenti mentalmente deleteri: incapacità di argomentare e difesa estrema dell'appartenenza in assenza assoluta di capacità critica. 
E' una nuova specie, sono i grillini dentro, quelli che non saranno mai in grado di analizzare la realtà traendone le dovute conclusioni. Sono quelli che hanno difeso la Idem perché se evadi 300 euro sei meno colpevole di chi ne evade 30000, il fatto che rappresenti lo Stato e non sei un semplice cittadino solo un dettaglio. Sono quelli che difendono Berlusconi perché fare il puttaniere in questo paese è motivo di vanto, il fatto che sei il Primo ministro e dovresti rappresentare tutti ed essere irreprensibile un altro dettaglio. 
Il Grillino Dentro è assolutamente trasversale agli schieramenti in un'italietta dove anche l'etica e la morale è di parte e di convenienza. 
Questa che ogni tanto leggete è una critica difficile perché tendenzialmente non sta con nessuno ma cerca di andare oltre l'appartenenza mettendo in ridicolo quei potenti che non si accorgono di essere nudi.

Un altro, come Zaccagnini, Paola Pinni, la Gambaro, cui solo oggi il Mò Vi Mento non piace... passano al Gruppo Misto, definiscono le idee di Gianroberto Casaleggio “da P2″ e invocano: “Basta epurazioni”.
http://www.huffingtonpost.it/2013/06/24/adriano-zaccagnini-lascia-il-movimento-5-stelle_n_3490843.html

http://www.huffingtonpost.it/2013/06/24/movimento-5-stelle-diaria-restituzione-alessio-tacconi_n_3491908.html?utm_hp_ref=italy 

Ma si svegliano guarda caso al momento giusto... per loro. 

Perfettamente temporizzati sul denaro.

Qualche giorno fa è stato pubblicato uno dei post più violenti della storia del blog Beppegrillo.it. 
Segno che i tempi stanno cambiando, e in peggio.
Qui una piccola guida ragionata, con qualche parere personale.

http://www.beppegrillo.it/2013/06/taci_il_giornalista_ti_ascolta.html#commenti

*** «Il Parlamento è il luogo più sacro, di una sacralità profana, della Repubblica Italiana»
Peccato che fino a ieri fosse Grillo a dire che il Parlamento era "moribondo", "morto", "inutile".

*** «Ma è sconsacrato ogni secondo, ogni minuto, frequentato impunemente, spesso senza segni di riconoscimento»
Segni di riconoscimento? Ha raccolto firme (senza trovare quelle necessarie) e inserito nel programma l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti, perché non voleva "segni di riconoscimento" come il tesserino, per abolire la distinzione tra la casta dei giornalisti e il resto dei cittadini.

*** «da folle di gossipari e pennivendoli dei quotidiani alla ricerca della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del sussurro captato dietro a una porta chiusa».
Gossippari e pennivendoli sono gli appellativi tradizionalmente usati da Berlusconi e dal Pdl. Nulla di nuovo. Che siano alla ricerca della parola sbagliata dai politici fa parte del loro mestiere. Grave sarebbe se fossero alla ricerca della parola giusta.

*** «Qualche deputato li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole rubate».
Se parlano, non sono parole rubate. Ps. Come diavolo fanno a scambiare giornalisti per parlamentari?

*** «Taci, il giornalista ti ascolta! Si nascondono ovunque. L'unica difesa è il silenzio, il linguaggio dei segni».
Parole che stonano, se escono dal leader del Movimento che fa della trasparenza e dei palazzi di vetro la sua ragione sociale.

*** «I giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento. Vanno disciplinati in spazi appositi, esterni al Palazzo».
E' il sogno di ogni uomo di potere con scarsa sensibilità democratica. Palazzi abitati esclusivamente da uomini di potere. Purificati dai giornalisti e dai controllori, "disciplinati" in spazi appositi. Quali? Un gulag?

*** «Per un'intervista chiedano un appuntamento, come si usa tra persone civili, non bracchino i parlamentari per le scale o al cesso».
Gli unici a non concedere interviste, come si usa tra persone civili, sono proprio Grillo e Casaleggio.

*** «All'ingresso di Montecitorio e di Palazzo Madama va posto un cartello "No gossip. Il Parlamento non è un bordello».
A un giorno dalla condanna per il caso Ruby, per molti è il bordello in sé, a essere una notizia. O anche quello è gossip?

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