sabato 4 gennaio 2014

Malaffare: l'intreccio mafia-politica-cittadini


Di fronte a tanti “disastri” italiani come la “Terra dei fuochi” o il caso dell'ILVA di Taranto vengono tante cose da pensare. Innanzitutto che c'è indubbiamente la colpevolezza della politica che non ha saputo dare risposte adeguate. Poi viene da pensare che oltre alla politica c'è spesso anche un secondo protagonista, diverso per ogni caso: nel caso della Terra dei fuochi la “camorra” o nel caso dell'ILVA i Riva. Viene da pensare anche che c'è un terzo protagonista che molti “non vedono”, ossia la popolazione che ha portato al potere la politica suddetta: infatti è grazie agli elettori che tanti politici arrivano al potere e gestiscono vasti territori.
Riflessioni banali forse, ma non tanto, perché nonostante la Terra dei fuochi, l'ILVA e tanti altri disastri i cittadini vanno a rivotare sempre gli stessi, gli stessi protagonisti e artefici dei disastri suddetti.
Salta agli occhi spesso un intreccio mafia-politica-cittadini che spesso diviene mortale per diversi territori e solo ultimamente vediamo che sta crescendo il partito dell'astensionismo vuoi anche per la crisi economica ma sicuramente per la sfiducia crescente nei confronti della vecchia politica e della politica in genere.
Un intreccio mafia-politica-cittadini che si attua in forme come il “voto di scambio” o con clientelismi, favoritismi, nepotismo e tanto altro: tutto a discapito del cittadino onesto diventato ormai una “mosca bianca”. Un intreccio soprattutto tra politica e cittadini, un intreccio causa di tanti mali che sono come un cancro per il nostro paese.
Oltre ai casi citati della Terra dei fuochi e dell'ILVA molti altri vengono alla memoria: il dissesto idrogeologico di tanti territori “preda” dell'abusivismo edilizio; il caso degli scavi di Pompei che versano in un crescente degrado e a causa soprattutto di tanta politica inerte; come non pensare anche alle tante “cattedrali nel deserto” presenti in tutto il belpaese; come non pensare anche ai tanti casi di corruzione e malaffare come quelli che hanno colpito la Regione Lazio e la Regione Lombardia nei mesi scorsi etc.
Secondo il conduttore di La7 per es. molti campani hanno accettato il biocidio. 
“La politica nel vostro territorio è stata assente o connivente spesso, Pietrangelo Buttafuco dice anche che molte persone, e questo è difficile da negare, hanno accettato questo stato delle cose o non hanno espresso attraverso il voto una vera ribellione a questo stato delle cose”.“Il potere industriale di questo paese si è accordato con l’imprenditoria armata, quella che ci opprime in Campania, per far sì che la Campania diventasse uno sversatoio di rifiuti industriali (soprattutto provenienti dal nord Italia, nda) per ammortizzare i costi di produzione e trarne un profitto utilizzando la manovalanza camorristica. Ma il disegno criminale viene dall’alto e ha visto la copertura delle più alte cariche dello Stato. Chi era il ministro dell'Interno che ha segretato nel ’97 le dichiarazioni di Schiavone? Giorgio Napolitano. Non ci dimentichiamo chi sono stati i commissari dell’emergenza rifiuti? I commissari straordinari dell’emergenza rifiuti sono state persone che oggi hanno delle altissime cariche e sono persone che hanno utilizzato mezzi speciali e l’esercito per gestire l’emergenza rifiuti in Campania e che hanno represso i cittadini che puntualmente denunciavano soluzioni di connivenza tra apparati criminali e potere industriale”, afferma Egidio durante la puntata.
A questo punto interviene il conduttore che definisce “difficilmente negabili” le affermazioni di Buttafuoco che ritiene primi colpevoli del disastro i cittadini campani che hanno accettato la situazione. Sono colpevoli gli operai che muoiono per condizioni di lavoro non a norma? Sono colpevoli i proprietari terrieri che hanno visto violentate le proprie terre e che hanno taciuto, ma solo sotto minacce di morte per figli e famiglia? Ma il problema non è questo.
La cosa che fa rabbrividire è che lo Stato già sapeva. C’era più di quanto la cittadinanza attiva potesse mai immaginare nelle 63 pagine con dichiarazioni e prove consegnate da Carmine Schiavone, boss del clan dei casalesi, alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti nel 1997.
Per 16 anni questo dossier non solo non è stato reso pubblico da nessun governo, sia di destra che di sinistra, ma non è stato preso nessun provvedimento per limitare i danni, né tantomeno per evitare che tale disastro continuasse. Questo a dimostrazione di una vera e propria collusione Stato-Mafia. Di fatto ogni reato perpetrato è riconducibile ad una carica politica-istituzionale che a sua volta corrisponde a una persona fisica. Ma se una volta accertate le responsabilità non vengono emesse condanne, cosa dovrebbero fare i cittadini campani per vedere garantiti i propri diritti umani?
La storia dei cittadini campani colpevoli non solo non regge, ma è sintomo della cattiva informazione nell’enorme Sistema Italia formato da Stato-Mafia-Media. Le notizie per come arrivano alla popolazione, a singhiozzo e volutamente senza connessione logica, creano situazioni di disinformazione per lo spettatore meno attento alla connessione esistente tra gli eventi, una notizia data male può avere effetti peggiori di quella non data ed è roprio in questo contesto che la vittima può essere trasformata in carnefice.
òòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò
Pessima puntata per "Disservizio Pubblico" del 29 dicembre?
Ma quale perdono?
 Il punto è un altro, artatamente glissato.(Ruotolo mettesse quelle donne a confronto col nazicriminale Napolitano)La cosa che fa rabbrividire è che lo Stato già sapeva. C’era più di quanto la cittadinanza attiva potesse mai immaginare nelle 63 pagine con dichiarazioni e prove consegnate da Carmine Schiavone, boss del clan dei casalesi, alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti nel 1997.

Per 16 anni questo dossier non solo non è stato reso pubblico da nessun governo, sia di destra che di sinistra, ma non è stato preso nessun provvedimento per limitare i danni, né tantomeno per evitare che tale disastro continuasse. Questo a dimostrazione di una vera e propria collusione Stato-Mafia ! E' inutile girarci attorno! Come è inutile girare attorno alle responsabilità dei cittadini che col loro voto clientelare, di scambio etc., non solo hanno accettato per troppo tempo lo stato di cose, ma hanno portato al potere una politica-verminaio !
http://www.fanpage.it/carmine-schiavone-abbandona-lo-studio-di-servizio-pubblico/


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