mercoledì 1 gennaio 2014

Dalla pittura sulla tela alla pittura del paesaggio per un nuovo Rinascimento



Lo spirito naturalista che anima i veri ambientalisti d’Italia (non i pseudo ambientalisti del potere come Negambiente, a titolo esemplificativo, ma tanti comitati virtuosi civico-ambientalisti come il nostro), e che è diffuso in tutta la popolazione, tra la gente anche laddove appare sopito, deve essere riaffermato con vigore per SCHIACCIARE LA FOGA TECNOCRATICA, INCIVILE, ASCIENTIFICA E PRIVA DI ALCUNA SAGGEZZA sul passato e sul futuro, meramente SPECULATIVA E BIOFOBA che sta distruggendo il nostro Paese, nelle piccole cose (come l’espianto meschino di un albero perché le sue radici danneggiano una strada, o la sostituzione di calde luci urbane riposanti ed accoglienti con orridi led a luce cromaticamente fredda da cui fuggire via, ecc. ecc.), come nelle grandi (pensiamo solo agli orrori assurdi e incommensurabili del mega eolico selvaggio, dei deserti artificiali di pannelli fotovoltaici, o delle centrali più inquinanti, ecc., ecc.)!
Per salvare PAESAGGIO, AMBIENTE E DIGNITA' noi ci ispiriamo ai pittori e peroriamo che la vera tela da ridipingere è il paesaggio che ci circonda nella sua totalità spaziale, a 360°.
DOBBIAMO DIVENTARE NOI TUTTI I  PITTORI NEO-RINASCIMENTALI DEL NOSTRO PAESAGGIO IN UN PROCESSO STORICO CHE DEVE ESSERE INVERTITO! 
La risposta alla devastazione falso ecologista del paesaggio e dell'ambiente  è un nuovo rinascimento, questa volta non elitario ma diffuso a livello planetario.
Dipingiamo la tela o dipingiamo il paesaggio come le tele e i maestri ci hanno trasmesso?
E' questa la chiave di volta.



Occorre guardare il paesaggio oggi e capire dove intervenire con delle pennellate reali per togliere orrori ed aggiungere bellezze naturalistiche, rurali e storico-architettoniche, restauri saggi, costruzioni tutte rispettose del Genius loci nelle molteplici stratificate suggestioni di stili identitari di quel territorio.

CHI E' FUORI DA QUESTO APPROCCIO, DA QUESTO SENTIRE, E' FUORI DA OGNI ECOLOGISMO AUTENTICO !

Se prima il paesaggio urbano, rurale e naturale, ispirava i pittori, e più in generale gli artisti, per i capolavori riprodotti sulle loro tele e non solo, ora in un’ epoca di avanzata tecnologica, dove scienza, tecnologia e cultura, unite alla saggezza, ci permettono di recuperare e ricreare ciò che stavamo rovinosamente perdendo, e che è fattore irrinunciabile per la nostra felicità e benessere, noi dobbiamo ispirarci, idealmente, ai paesaggi di quei capolavori, scrigni del tempo, e “dipingerli” sul paesaggio reale, ritrasferirli dalla tela alla nuova nostra tela che è il paesaggio reale che ci circonda a 360° nella quotidianità! Non ha senso limitarci a contemplare il bel paesaggio, che ci rida serenità e pace, sulle tele di cui adorniamo le pareti interne delle nostre case, relegando il pittoresco della natura e dlela storia nella dimensione del sogno e nel chiuso del nostro spazio privato, mentre fuori lasciamo che tutto sia devastato insieme proprio a ciò che ha ispirato quegli artisti nelle loro opere! Rirpistinare il "pittoresco" ovunque, che è la misura della qualità di un territorio.
Questo quello che deve fare ogni sindaco virtuoso del presente e del domani Italiano, quale che sia la sua provenienza politica se vuol essere onorabile e stimato dai suoi con-cittadini, e lo deve fare da ogni punto di vista del suo feudo amministrato! Ogni associazione e comitato e ogni cittadino, dallo spazio privato allo spazio pubblico!
Guardare il paesaggio oggi e capire dove intervenire con delle pennellate reali per togliere orrori ed aggiungere bellezze naturalistiche, rurali e storico-architettoniche, restauri saggi, costruzioni tutte a modo, rispettose del Genius loci nelle molteplici stratificate suggestioni di stili identitari di quel territorio. Per «recuperare ed incrementare il “pittoresco” che è la misura emozionale della qualità di un territorio!»
Assunta questa filosofia, questo approccio, il processo virtuoso, che possiamo definire “neo-rinascimentale”, che di fatto ci unisce tutti ed ispira, sarà rapido e neppure costoso!
Dobbiamo diventare noi tutti i neo-rinascimentali pittori del nostro paesaggio finché il processo storico sino ad oggi degenerativo vissuto da noi tutti venga finalmente invertito!
E non vi devono essere aree di seria A e di serie B, nel senso che le aree di minor degrado e già maggiore integrità vanno conservate tali e migliorate, ma è proprio sulle aree degradate che si deve di più intervenire, per riportarle ad un alto livello! 
“La tela da ridipingere è il paesaggio quotidiano che ci circonda a 360°”
E il bravo amministratore sarà il bravo pittore che non impone il suo ego, o le dissonanze di una modernità esuberante e senza basi, alla sua cittadinanza, ma che guida promuove ed asseconda pur nella contemporaneità quello che è lo spirito estetico tradizionale, il Genius loci, dicevano i latini, del suo territorio amministrato!

Una sintesi delle istanze che nel territorio pugliese e nel paese hanno mobilitato e stanno mobilitando innumerevoli comitati spontanei e loro reti associative ci ha permesso di desumere e sintetizzare quelli che sono i condivisi “pilastri” dell’amministrazione veramente virtuosa, che diventa azione, se correttamente applicati, dagli effetti tangibili:

(Pilastri che sarà pertanto fondamentale inserire proprio all'interno della nostra comune Carta dei Principi)

I PILASTRI DELLA VIRTUOSA AMMINISTRAZIONE

-) Decementificazione

-) Stop al Consumo di Territorio
(esempio di buona pratica: biostabilizzatori dei rifiuti da convertire in impianti di compostaggio, con risparmio di suolo e risorse finanziarie, contro gli sprechi)

-) Ciclo Rifiuti Zero

-) Bonifica dagli inquinanti e non inquinare

-) Rimboschimento con piante mediterranee autoctone e No OGM

-) Rinaturalizzazione, con reintroduzione specie autoctone di flora e fauna ancora presenti, o localmente scomparse

-) Recupero della biodiversità naturale e agro-pastorale

-) Agricoltura incentrata sulle filosofie del biologico, un’agricoltura ovunque della salubrità e No OGM

-) Restauro storico-naturale del paesaggio nel rispetto del Genius Loci del territorio, restauro-ricostruzione dei beni culturali danneggiati, trafugati, distrutti di cui si abbia testimonianza e documentazione, tanto nelle aree urbane quanto in quelle rurali

-) Ispirazione al Genius loci dei territori per ogni intervento di amministrazione del territorio, urbano ed extra-urbano

-) Tutela dei Beni Comuni

-) Conoscenza partecipata del territorio

-) Risparmio energetico in primis, con tutte le tantissime possibili soluzioni non a discapito del comfort, ricerca scientifica e tecnica, ed energie rinnovabili davvero eco-sostenibili ovvero prodotte con tecnologie ed implementazioni che non danneggiano il paesaggio storico-naturale né impoveriscono l’agricoltura, come il caso virtuoso dei pannelli fotovoltaici ubicati sui tantissimi tetti degli edifici recenti.

Possibile che il genio di Leonardo sia stato smarrito sino a tale punto ? 
Gli orrori a San Giorgio non si contano, primo fra tutti la zona cd. piano insediamenti produttivi di Cesine, il massimo dell'aberrazione che ha sconvolto zone residenziali di grande e inestimabile interesse storico-testimoniale, causando ai cittadini la perdita del proprio ambiente, delle proprie radici, della propria salute e vivibilità quotidiana.
Che si intervenga subito con opere di riqualificazione ambientale, decementificazione, liberazione da orridi capannoni e rimboschimento !


E le infrastrutture viarie, fognarie etc? Bastava per quelle disegnarle sul puc per farle passare fittiziamente come esistenti!
Ma poco importa ! Noi non le vogliamo più.L'UNICA E VERA OPERA DI PUBBLICA UTILITA' E' LA DEASFALTIZZAZIONE E LA DECEMENTIFICAZIONE!

L'UNICA VERA INFRASTRUTTURA DI CUI ABBIAMO BISOGNO SONO LE GRANDI FORESTE E I GRANDI BOSCHI (non miserrime aiuole contaminate da asbesto)!

DOVE SI DEVASTA IL PAESAGGIO, LI' C'E' MAFIA !!! E che mafia sindaco!

Per non parlare del caos kitsch che si tocca col disgusto di tutti i sensi sul raccordo autostradale all'uscita per il paese,  sintesi perfetta delle cartoline immonde:l'area fiera già obsoleta adibita a sito di conferenza dei rifiuti, il lato b del tempio del mercante simile a una degradata tenda circense, i Campi Elisi soffocati da questo schifo, destinato ad aumentare per chi decide di addentrarsi nel feudo (accostamenti di croci, cornuti marmorei e...trattori, casa comunale-catorcio che oscura le bellezze architettoniche dell'antica piazza, monumenti ridicoli, fuenti e uno sviluppo edilizio assordante e caotico, etc. etc.)
E' questo il contesto di vita o "la tela" cromatica dei suoi sudditi? Vergogna!

 

Rosanna Carpentieri
Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia


INFORMAZIONE SULLA INFORMAZIONE LOCALE:

San Giorgio del Sannio:Dalla pittura sulla tela alla pittura del paesaggio per un nuovo Rinascimento


3 gennaio 2014
By InFoSANNIONews



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