domenica 9 giugno 2013

Rifiuti tossici nel fiume Calore, blitz delle Fiamme Gialle. Scoperta anche una discarica abusiva con amianto



Un'azienda casearia scaricava rifiuti tossici nel fiume Calore. A scoprirlo sono stati i militari del Nucleo Mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Sant’Angelo dei Lombardi. L'operazione, frutto di una prolungata attività di intelligence e di appostamenti effettuati dalle Fiamme Gialle irpine, si è avvalsa anche del contributo del Wwf e di tecnici specializzati dell’ASL del comune avellinese. 

Il blitz ha preso il via dopo alcuni sopralluoghi effettuati presso le sponde del fiume Calore, dove, in prossimità di un’azienda casearia sita nel Comune di Cassano Irpino, era stata rinvenuta un’estesa contaminazione, connaturata dalla presenza di concentrazioni di filamenti di scarti di lavorazione industriale, in concomitanza della persistenza di un cattivo odore, nonché, di svariate etichette riportanti il logo e la denominazione sociale dell’esercizio commerciale in parola. 

Al fine di un ulteriore riscontro circa l’effettivo collegamento tra gli scarichi industriali ed il reflusso inquinante individuato, i militari sono entrati nell’impresa casearia e hanno immesso uno specifico colorante naturale (fluorescina) all’interno dei locali aziendali adibiti allo smaltimento dei rifiuti industriali. 

Attestata la connessione in esame, a seguito dell’incremento dello sversamento nel fiume di flussi di colore giallo - frutto della reazione innestata dal colorante immesso nei locali caseari - lo stesso titolare dell’impresa ha ammesso la sua responsabilità realizzata per mezzo dell’attivazione manuale di un’elettropompa, debitamente nascosta, mediante la quale gli scarti della produzione industriale erano direttamente riversati sulle sponde dell’attiguo fiume Calore. 

Nel prosieguo dell’attività di servizio, a seguito di più approfonditi controlli presso lo stabilimento caseario, sono state, inoltre, ravvisate notevoli carenze di carattere igienico–sanitario, in virtù del rinvenimento, all’interno di un locale caldaia, non a norma secondo le disposizioni in materia di sicurezza impianti, di un cospicuo numero di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, esposti, tra l’altro, alla costante presenza di animali selvatici. 

In questi giorni le Fiamme Gialle hanno sequestrato anche una vasta area, adibita a discarica abusiva, nelle campagne adiacenti il Comune di Andretta, sempre in provincia di Avellino. Nel caso specifico, oltre alla presenza di materiale bituminoso (composto da pezzi di manto stradale), vecchi pneumatici, telai di camion, motori, una cisterna arrugginita da oltre 30 quintali, elettrodomestici in disuso ed altri rifiuti ingombranti, sono stati trovati 250 pannelli di eternit e numerose traversine ferroviarie in legno, connaturate da elevate percentuali di amianto. 

Questi materiali tossici, che avrebbero impiegato all’incirca 500 anni per dissolversi spontaneamente in natura, erano collocati a contatto diretto con il terreno agricolo, ed esposti, senza copertura alcuna, agli agenti atmosferici, permettendo, in tal modo, che i veleni dispersi potessero penetrare in profondità, procurando così il possibile inquinamento delle falde acquifere sottostanti. 

Sul fondo agricolo sono stati appiccati anche incendi dolosi: tra i rifiuti sono state infatti rinvenute bombolette spray e materiale plastico in elevata quantità, il tutto a spregio delle basilari norme di sicurezza.

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