L'ASINISTRA...che squallore!

L’ASINISTRA (da asinità) pare non abbia solo Bersani come “mente”. Del resto come vuoi chiamare uno che candida alla Presidenza della Repubblica un Franco Marini, non solo vecchia cariatide della Prima Repubblica, ed addirittura Democristiano sin dal 1950, nonché attivista dell’Azione Cattolica e nelle ACLI, poi Segretario del Partito Popolare Italiano, responsabile organizzativo della Margherita ed infine, dopo l’ennesima mutazione camaleontica (pur di sopravvivere all’interno della casta e di quella melma rappresentata dalla politica Italiana degli ultimi 60 anni), addirittura tra i fondatori del Partito Democratico, ma anche, e soprattutto, “TROMBATO” di recente dai suoi stessi elettori visto che presentatosi alle ultime politiche del 24 e 25 Febbraio u.s. (dopo aver chiesto un'ulteriore deroga al Pd), NON è stato rieletto. 
Dicevo, non solo Bersani è artefice di pensate ai confini della realtà, nonostante non abbia alcun contatto con la medesima (che è fatta di gente che soffre in un Paese al collasso!), ma c’è anche il “nuovo “ del PD, Matteo Renzi, quello che come oggi, ha già detto che anche domani sosterrà insieme ai suoi la candidatura alla massima carica dello Stato di… Sergio Chiamparino!!!
CHIAMPARINO??? Ma vi rendete conto? Il Presidente della Compagnia di San Paolo ovvero della più grande fondazione bancaria piemontese e primo socio di Intesa San Paolo!!! Ma non solo, il candidato del genio renziano è anche vice presidente dell'Acri, l'associazione delle fondazioni e delle casse di risparmio!!! Hip hip Hurrà!!! Un vero colpo di genio fiorentino (Macchiavelli si rigirerà nella tomba come se fosse un minipimer!). 
Come mai un ideona del genere? Mah, entrare nel cervello di quelli del PD è impresa ardua, uno perché normalmente non c’è, due perché se c’è è talmente in pappa che ci si affonda come nelle sabbie mobili. Però un ipotesi la posso anche buttare lì: non sarà che il Mattel Matteo ha capito che se the jaguar spot remover (lo smacchiatore di giaguari) magari stanotte cade dal letto e batte la testa, forse domattina fa una cosa sensata e vota Rodotà, e a quel punto con i voti del centrosinistra sommati al M5S più magari qualche indipendente (che supplirebbe a qualche stortura di naso di qualcuno) si supererebbero i 652 voti previsti, ed ecco che i giochi da lì in poi li farebbero in due Bersani e Grillo e lui lo “scout”stratega ne sarebbe tagliato fuori? 
Quindi ecco che lui sostiene Chiamparino e, detto alla fiorentina, “vada ‘n ‘ulo l’emergenza nazionale”, "piuttosto andiamo alla quarta votazione così basta la maggioranza relativa e lì sostengo “baffino” che piace anche al mio amico Silvio! "