venerdì 5 aprile 2013

13.559 EURO LO STIPENDIO DEI PARLAMENTARI 5 STELLE. Furbi o distratti ?

Ricordate il disperato parlamentare 5 Stelle Matteo Dall'Osso che pochi giorni non sapeva come pagarsi l'appartamento a Roma? 
Problema risolto. In campagna elettorale avevano giurato che avrebbero preso 2.500 euro. Parole, parole, parole...

Lo stipendio dei grillini: non 12.788, ma 13.559 euro


Fonte: 
1 - http://dinicola.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/03/lo-stipendio-dei-grillini-non-12-788-ma-13-559-euro/
2 - http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1216329/M5S--lo-stipendio-dei-grillini-e-di-13-559-euro.html

Foto: 13.559 EURO LO STIPENDIO DEI PARLAMENTARI 5 STELLE. FURBI O DISTRATTI?
 
Ricordate il disperato parlamentare 5 Stelle Matteo Dall'Osso che pochi giorni non sapeva come pagarsi l'appartamento a Roma? 
http://www.facebook.com/photo.php?v=507576802612738&set=vb.439624779447508

Problema risolto. In campagna elettorale avevano giurato che avrebbero preso 2.500 euro. Parole, parole, parole...

Lo stipendio dei grillini: non 12.788, ma 13.559 euro

I grillini sono persone molto precise. Anzi, decisamente pignole. Cosa che, in passaggi travagliati come quello che stiamo vivendo, non è da considerarsi  elemento negativo, anzi.

Così, per avere scritto che, comandamenti della campagna  #BersaniFallifirmare alla mano (lanciata dal grande capo Beppe Grillo),  la paga del deputato del Movimento Cinque Stelle sarebbe stata di 12.788 euro, sul blog del sottoscritto e sul sito dell’Espresso sono piovuti a centinaia insulti di ringraziamento.

Tutto sbagliato, cifra inventata, esagerata, si diceva sostanzialmente nei commenti più benevoli attaccando l’autore dell’articolo, scritto, naturalmente,  “per aggredire i cittadini parlamentari a cinque stelle e screditare la loro volontà di rinnovamento”.

Esagerata la cifra di 12.788 euro? Macché! Scorrendo adesso la proposta  presentata dai rappresentati del M5S il 29 marzo all’Ufficio di presidenza della Camera dei deputati e firmata dal vicepresidente Luigi Di Maio e dai segretari di presidenza Claudia Mannino e Riccardo Fraccaro, si scopre che, dovesse essere approvata, i deputati finirebbero per costare agli italiani addirittura di più della proposta precedente, per la precisione 13.559,24 euro.

Nel dettaglio, una volta spiegato che il loro modello di riferimento è quello introdotto dai consiglieri regionali in Sicilia e auspicata l’emanazione di un codice etico  per i deputati,  il M5S  propone di abbassare l’indennità parlamentare a 5.000 euro lordi e di cancellare il rimborso spese per l’esercizio del mandato, il rimborso spese accessorie di viaggio e il rimborso forfettario spese telefoniche.

In totale, il taglio (vedi documento: http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2203910) ammonterebbe a 8.559,90 euro (3.503,11+1.845+1.845+1.107,90+258,23).

Tutto ok, dunque? Solo a prima vista. Avanzata l’idea della riduzione, infatti, i grillini passano a  una complicata proposta. Scrivono infatti: “E’ auspicabile accorpare tutte le voci estranee all’indennità (diaria di soggiorno mensile, rimborso spese per l’esercizio del mandato, rimborso spese accessorie di viaggio, rimborso forfettario spese telefoniche). Qualsiasi spesa dovrà essere giustificata (cosa che andremo puntualmente a verificare mese per mese, ndr) a titolo di rimborso alla Camera dei deputati e pubblicata online sul sito ufficiale per ogni deputato”.

Morale: “l’erogazione deve avvenire per spese attestate e non superare il tetto massimo di euro 8.559,24 al mese”. Che sommati ai 5.000 euro lordi dell’indennità parlamentare riformata, fanno appunto 13.559,24.

Cioè 771,24 euro in più di quelli che avevamo calcolati (12.778 euro) nel nostro precedente articolo e che tanti insulti ci è costato.




M5S, LO STIPENDIO DEI GRILLINI È DI 13.559 EURO, FURBI O DISTRATTI?

 La proposta avanzata dal M5S all'Ufficio di presidenza della Camera prevede 5mila euro lordi di indennità e un tetto alle spese di 8.559. Quindi...

 Il calcolo lo aveva fatto Primo Di Nicola. Il risultato era stato pubblicato sul suo blog e sul sito de L'Espresso. La busta paga dei grillini, sosteneva De Nicola, è di 12.788 euro. Una cifra ottenuta rispettando tutte le imposizioni e i paletti imposti da Beppe Grillo ai suoi adepti, costretti a decurtarsi lo stipendio. Per aver compiuto questo calcolo, Di Nicola è stato insultato sul web. Le orde di pentastellati inferociti, seguendo il loro modus operandi, si sono radunate in rete per commentare l'articolo e azzannare sull'autore che si è permesso di mettere il naso negli affari dell'illuminato Beppe.

 Il tassametro corre - Oggi Di Nicola torna sulla questione. E rettifica. "Esagerata la cifra di 12.788 euro? Macché!", scrive. Il giornalista spiega che analizzando la proposta presentata dal M5S il 29 marzo all'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati, si scopre che nel caso in cui venisse approvata, i deputati costerebbero agli italiani più della proposta precedente, "per la precisione 13.559 euro". Quindi la proposta, che fa il verso al "modello" introdotto in Sicilia per i consiglieri regionali, viene analizzata nel dettaglio. I grillini propongono di abbassare l'indennità parlamentare a 5mila euro lordi e di cancellare il rimborso spese per l'esercizio del mandato, il rimborso spese accessorie di viaggio e il rimborso forfettario delle spese telefoniche.

 Il calcolo - Secondo quanto scritto da Nicola, in totale il taglio ammonterebbe a 8.559 euro. Peccato che i grillini, oltre all'idea della riduzione, propongano anche quanto segue: "E' auspicabile accorpare tutte le voci estranee all'indennità (diario di soggiorno mensile, rimborso spese per l'esercizio del mandato, rimborso spese accessorie di viaggio, rimborso forfettario spese telefoniche). Qualsiasi spesa dovrà essere giustificata a titolo di rimborso alla Camera dei deputati e pubblicata online sul sito ufficiale per ogni deputato". Quindi, "l'erogazione deve avvenire per spese attestate e non superare il tetto massimo di 8.559,34 euro al mese". Che sommati ai 5mila euro lordi dell'indennità parlamentare riformata, in totale fanno, appunto, 13.559,24 euro. "Cioè - conclude Di Nicola - 771,24 euro in più di quelli che avevamo calcolati (12.778 euro) nel nostro precedente articolo e che tanti insulti ci è costato".

Fonte: 
1 - http://dinicola.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/04/03/lo-stipendio-dei-grillini-non-12-788-ma-13-559-euro/
2 - http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1216329/M5S--lo-stipendio-dei-grillini-e-di-13-559-euro.html
La diaria la intascano anche i residenti a Roma e i pendolari. In questa categoria rientra anche la cittadina disonorevole Lombardi, ma anche la deputata Daga, quella dell'aloe e delle coppette. A proposito di coppette, anche Roberto Sfigo viveva a Roma già prima delle parlamentarie. 
Ricordate la vicenda della residenza, trasferita oltre il tempo limite a Napoli per fare il capolista là? Insomma, tutta gente che si fa pagare la trasferta per stare a casa propria.
Ricordate l'onorevole 5stelle Daga (capolista lazio 1), sempre quella prescelta per il suo attivismo politico dell'aloe e delle coppette mestruali? Il Paese è senza governo? Al giornalista risponde: "Tanto io vivo alla giornata. C'ho pure l'ombrello psichedelico" (min. 2:50 del videohttp://www.ballaro.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fb00fc24-e75e-4d0d-9ac7-d6cd8230f89f.html#p=0). 
Ci crediamo che vive bene alla giornata. E' una di quelle che vivono a casa propria con una diaria da 3.500 euro al mese, oltre ai 2.500 di meritata indennità e 3.700 di rimborso spese varie. 
Tutto accreditato senza obbligo di rendicontazione.

Intanto,  Grillo ammanta di autorevolezza Morpheus col seguente comunicato:"Il presidente Napolitano ha confermato ieri le nostre posizioni su Parlamento e Governo. In sostanza ha affermato che un governo (mai sfiduciato...) è in carica, sebbene limitato agli affari correnti, e sta operando in collaborazione con il Parlamento, anzi solo previo consenso del Parlamento. " 
Governo vecchio con parlamento nuovo. 
Che assurdità ! 
Ma la Costituzione che fine ha fatto Grillo ? Perchè i tuoi non mettono in stato d'accusa Napolitano una volta per tutte ?

Ha firmato il legittimo impedimento.
Ha firmato il Lodo Alfano.
Ha firmato la legge salva-liste del Pdl (Regionali Lazio).
Ha firmato la finanziaria che raddoppiava l’Iva a Sky.
Ha firmato lo scudo fiscale.
Ha firmato le norme razziali e anti-rom di Maroni.
Ha permesso a B., nel 2010 (durante la prima crisi), di ricompattare la maggioranza attraverso la compravendita di parlamentari.
Ha impedito il ritorno al voto nel 2011.
Ha nominato un presidente del Consiglio imposto dall'Europa, avvallando tutte le sue contro-riforme sociali.
Ha prorogato il mandato di un presidente del Consiglio mai eletto.
Ha azzerato l'esito delle elezioni.
Ha affidato il Paese a 10 «saggi», nominando (in barba alla democrazia) personaggi come Violante, Quagliariello e il ciellino Mauro.
QUANDO VIENE MESSO IN STATO DI ACCUSA ?


Il fatto che il M5S sia entusiasta di questa soluzione, al pari dei giornaloni, fino a ieri disprezzati, dimostra ahimè che gran parte di quei voti che sono andati all’alternativa vengono invece usati per la conservazione: più che i nomi in sé è proprio il metodo costituzionalmente ambiguo a denunciare il tentativo di restaurazione e a spostare le decisioni fondamentali su quel distillato di partitocrazia che sono i saggi. 
Altro che Parlamento padrone della situazione, altro che commissioni da mettere in piedi, qualcuno non si è accorto di essere stato messo nel sacco. La soluzione finale è chiara: ci terremo Monti, Berlusconi e la parte più retriva del Pd, i loro epigoni e seguaci fino a che non ci avranno ridotto come Cipro. 
Troppo poco lamentarsi dei nomi dei tutori e non del metodo adottato. 
Il nuovo slogan è “teniamoceli tutti”.

Intanto, i "si dice a Cinque Stelle", mentre si disfa la democrazia, (...l’idea di tenere in piedi, come se nulla fosse, un governo senza fargli chiedere la fiducia alle Camere non sta né in cielo né in terra. Sicuramente non sta nella Costituzione, che all’art. 94 non lascia nessun dubbio sul fatto che un governo debba ottenere la fiducia da parte delle Camere. Cioè del Parlamento di questa legislatura, non di quella precedente. ), non si capisce il  lamento del M5S sulla mancata formazione delle Commissioni parlamentari .
Non hanno ancora presentato un progetto di legge, dicasi uno , e di cosa vorrebbero discutere in queste commissioni?
Dei progetti degli altri?
Insomma , Grillo : s'è votato per il cambiamento e tu invece hai esordito dando inizialmente pure il tuo plauso all'iniziativa di Napolitano ?

Rosanna Carpentieri

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