Facciamo nostre le parole del compagno
Evo Morales, uno dei fondatori della Rete in Difesa dell'Umanità e
Presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, che ha dichiarato
Israele uno stato terrorista.
Esprimiamo la nostra repulsione assoluta al genocidio in corso contro il popolo palestinese da parte di uno Stato fondato sulla espropriazione e l'occupazione coloniale dei territori palestinesi.
Esprimiamo la nostra repulsione assoluta al genocidio in corso contro il popolo palestinese da parte di uno Stato fondato sulla espropriazione e l'occupazione coloniale dei territori palestinesi.
Riconosciamo, ed esprimiamo la nostra
solidarietà al popolo palestinese e alle sue organizzazioni di
resistenza, in particolare a Gaza, nella loro eroica lotta contro i
tentativi israeliani di sterminarli, e per la loro tenacia nel cogliere i
piccoli pezzi che rimangono di quella che fu la loro patria.
Condanniamo il ruolo imperialista degli
Stati Uniti che sponsorizza politicamente, finanziariamente e
militarmente Israele, sostenendolo, a fronte della straordinaria
inazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite le cui
risoluzioni sulla questione della Palestina sono sistematicamente e
impunemente violate da Washington.
Gli Stati Uniti dimostrano ancora una
volta l'ipocrisia e il cinismo con cui hanno agito nel corso della
storia, minacciando sanzioni e interventi contro i popoli di America
Latina, Africa ed Eurasia che difendono la loro sovranità, coprendo allo
stesso tempo, le spalle alle azioni di Israele.
Denunciamo la complicità in ciò che sta
accadendo, in alcuni casi già programmato, dei governi che compongono
l'Unione europea, così come la subordinazione incondizionata degli
oligarchi dei media ai dettami di Washington. Basta chiamarla guerra,
quando, in realtà, si tratta di un genocidio perpetrato da uno degli
eserciti meglio equipaggiati al mondo contro un popolo le cui risorse
difensive sono infinitamente inferiori per quantità e qualità!
Vi invitiamo a partecipare alla campagna
di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro lo stato terrorista
di Israele, in quanto è il momento per la solidarietà attiva e creativa
che va oltre le dichiarazioni di condanna. Abbiamo perso più di 1900
persone uccise in Palestina nel corso degli ultime settimane, così come
il più di 10.000 feriti dall'inizio dell'operazione terroristica
ipocritamente chiamata "protection Edge"
Chiediamo la fine dell'apartheid e del
genocidio, come pure del muro e degli insediamenti illegali.
Facciamo
appello ai governi del mondo per chiedere che Israele rispetti le
risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che obbligano
a ritirarsi da Gaza, dalla Cisgiordania e da Gerusalemme Est, tornando
entro i confini che esistevano prima della "Guerra dei sei giorni"
(1967) e che venga garantito il diritto al ritorno dei profughi
palestinesi, come da delibera del Consiglio di Sicurezza n° 242, 22
novembre 1967, una risoluzione che è stata costantemente ignorata dallo
Stato di Israele.
Chiediamo una vera soluzione politica al
conflitto in Palestina, sulla base del dialogo, della negoziazione e
dell'esistenza di due Stati con pari diritti e confini delineati che
riconosciuti a livello internazionale. Riteniamo che questa soluzione
debba iniziare con la revoca immediata del blocco di Gaza e la
liberazione di tutti i prigionieri politici palestinesi. Ci
congratuliamo con i governi di ALBA , il Mercosur e di altri governi del
Sud per la loro posizione di solidarietà contro le barbare azioni di
Israele a Gaza.
Adottiamo come nostre le parole del
rivoluzionario, Nelson Mandela: "Sappiamo troppo bene che la nostra
libertà è incompleta senza la libertà dei palestinesi" .
Noi affermiamo
che Israele ha moralmente e politicamente perso questa battaglia di
fronte ai coraggiosi palestinesi e ci uniamo alla crescente condanna da
parte dei popoli del mondo di uno stato "criminale" che viola il diritto
internazionale.
L’infrangibile resistenza palestinese sarà
ricompensata, più prima che poi, con i sorrisi dei loro figli in una
patria libera.
Contro il terrorismo israeliano e
statunitense, in difesa del diritto all'autodeterminazione della
Palestina e di tutti i popoli del mondo!
Rosanna Carpentieri
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