IL MAXI INCENDIO DEL
CAPANNONE BARLETTA DEL 2009 E LE SUE NEFASTE CONSEGUENZE NON BASTANO
A FARE RAVVEDERE IL RESPONSABILE APICALE DELL'U.T.C. DI SAN
GIORGIO DEL SANNIO E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
RILASCIATO PERMESSO
A COSTRUIRE AI BARLETTA PER NUOVO CAPANNONE SUL SITO INCENDIATO
CONTIGUO A ZONA RESIDENZIALE SATURA (B1 SATURA)!!! PER SCELTE
URBANISTICHE SCELLERATE.
In
data 03/03/2016 Mario Fusco (dirigente e
responsabile apicale dell'Ufficio Tecnico) e il
Comune di San Giorgio del Sannio (BN) hanno deciso la
destinazione urbanistica dell'area incendiata accontentando
l'imprenditore Barletta condannato in primo grado proprio
a seguito dell'incendio del capannone nel 2009.
La
cittadinanza non ha fatto in tempo a leggere la notizia della
condanna che arriva un'altra pesante quanto un macigno: sarebbe
questa la destinazione urbanistica che il Comune intende dare
all'area incendiata ed inquinata ?
Con
ciò il Comune disattende vistosamente le necessità di
sicurezza, di misure a tutela della salute , dell'ambiente e della
pubblica e privata incolumità, nonché l'esigenza di destinare il
lotto incendiato ad area verde (magari una villa privata con attività
di ristoro e ricreazione aperta al pubblico) così come più
volte richiesto pubblicamente, a mezzo stampa
dal comitato civico sangiorgese “Cittadini per la Trasparenza e la
Democrazia”.
Fusco
ieri
(http://www.halleyweb.com/c062058/mc/mc_gridev_dettaglio.php?x=4312284abdc9f9c0d4d45fa9f363ac7c&id_pubbl=8821&interno=0#)
ha rilasciato alla famosa e/o famigerata Luigi Barletta s.n.c. il
permesso a costruire n.3/2016 per un nuovo capannone sul sito
incendiato, prescrivendo una distanza minima dalle proprietà
confinanti di appena cinque metri, facendo finta di ignorare
che, per scelte urbanistiche scellerate dello stesso Ente, la zona
D3 è strettamente contigua ad una zona B1 satura cioè una Zona
Residenziale Satura, regolarmente abitata e
vissuta dale famiglie residenti da tempo immemore, comunque
antecedente l'approvazione del p.i.p. e del successivo
P.U.C.(...salvo far scomparire sulla rappresentazione grafica della
lottizzazione p.i.p. proprio alcune abitazioni presenti e fare
apparire inedificati altri lotti...invece già edificati !).
La
distanza irrisoria prescritta dal Fusco fa finta
di ignorare quanto accaduto nel 2009(il maxi incendio del 2009 del
capannone Barletta, l'invasione dalle fiamme altissime della strada
unica via di ingresso e di scampo della famiglia Carpentieri Ilario),
le problematiche di sicurezza ed incolumità avutesi in passato ed
ignora finanche la presenza di una stradina vicinale o
interpoderale che dir si voglia, che il Comune si è rifiutato di
classificare e regolamentare come vicinale ad uso pubblico (“non vi
è interesse” , così -sic!- il sindaco p.t. Nardone a mezzo
stampa!) per la quale col permesso di costruire con leggerezza e
superficialità estreme rilasciato, si violano le maggiori
distanze previste dal Codice della Strada da applicare per
espressa volontà legislativa a tutte le
strade.
Infine
c'è da chiedersi: quale impresa si insedierà nel capannone e per
svolgere che tipo di attività ?
Una
grande e fortemente impattante e incompatibile
attività di cash & curry o commercio magari all'ingrosso con
connesso transito di autoarticolati e Tir com'è avvenuto nel passato
recente con le conseguenze di pericolosità ed invivibilità
che ben conosciamo o una piccola attività commerciale con mezzi
adeguati allo stato dei luoghi e alle dimensioni stesse della
stradina privata?
Non
v'è dubbio che per la prima occorre una V.I.A. cioè una
preventiva Valutazione di Impatto Ambientale !
Ma,
date le infinite inadempienze dell'Ente molto spesso ostico a
sanzionare il privato Barletta (vedasi omesso ordine di demolizione
del manufatto abusivo di altro capannone fatto passare per una
pensilina (sic!) , per cui il comitato civico
sangiorgese ha sporto regolare denuncia, poi archiviata
inaspettatamente dal P.M. Antonio Clemente…) ed ostico a
mettere in atto la puntuale ed imparziale osservanza della legge
(nessun ordine di demolizione ha emesso Fusco per l'abusivo e non
conforme manufatto !, a differenza di quanto praticano
amministrazioni di altri enti comunali della provincia) , non
tranquillizza affatto leggere nel Permesso di Costruire che il
capannone sarà destinato a “DEPOSITO”.
Chiediamo:
è un altro modo per dire che ci sarà in ingresso e in uscita dal
sito una continua movimentazione merci?
E con
quali VEICOLI? Cosa cambia rispetto al recente passato? Nulla !
Ma
soprattutto, dove avverrà il transito veicolare?
Come si
fa ad autorizzare de plano ed in assenza dei necessari presupposti la
costruzione di un altro capannone senza aver prima realizzato la
strada industriale a servizio del lotto D3
prevista dal PUC ma ancora inesistente
malgrado Fusco con palese e reiterato falso in atti pubblici
ed impunemente sinora, sostenga il contrario (vedasi:
https://www.scribd.com/doc/230539322/Sig-Fusco-dov-e-la-strada-a-servizio-PIP-a-Cesine-di-San-Giorgio-del-Sannio)
?
Ancora.
Come si fa ad autorizzare la costruzione di un altro capannone
senza aver prima verificato la messa in atto della preventiva
bonifica del sito incendiato da parte del responsabile
dell'inquinamento Barletta, così come prescritto dall'ARPAC ?
Attendiamo
con ferma determinazione risposte da parte dell'amministrazione, da
parte dell'ARPAC (che non può più -allo stato- avanzare presunti
segreti istruttori...quali?) e contestuale interesse ed
approfondimenti da parte della stampa locale e nazionale.
Ma, in
primis, vistane la palese illegittimità ed incongruità nonchè
l'assenza dei presupposti minimi infratrutturali, chiediamo
all'Ente comunale la revoca in via di autotutela del permesso
di costruire n.3/20016.
Casa e baraccopoli abusiva
Nella foto sotto, altra baraccopoli dei Barletta estremamente internata dal fronte stradale ed ubicata proprio nella zona residenziale, priva di viabilità e lontana dalla strada Cesine. Sulla destra, notasi Capannone abusivo fatto passare in atti pubblici e catastali per ...pensilina, con il favoreggiamento compiacente e colluso dell'Ufficio Tecnico di San Giorgio del Sannio.
SI LEGGA ANCHE:
IL COMUNE QUALE DESTINAZIONE INTENDE DARE ALL'AREA INCENDIATA DEL CLAN FAMILISTICO BARLETTA ?
Da Agorà News On Line:
Incendio capannone Barletta del 23 maggio 2009 : ancora si attende giustizia tra mille inconcepibili sviamenti processuali
Da Agorà News On Line:
INFORMAZIONE SULLA INFORMAZIONE:
A parte Info Sannio, la stampa locale tace !
Nessun commento:
Posta un commento