Dai cinque interrogatori resi tra giugno e luglio al Pm Paolo Ielo e al procuratore aggiunto Michele Prestipino nei quali ha svelato il diffuso sistema di corruzione della politica romana in cambio di appalti, emerge che Salvatore Buzzi ha riferito ai magistrati che nella gestione del Cara di Mineo(immigrati), in Sicilia, la cooperativa "La Cascina" aveva rapporti direttamente con l'ex ministro dei Trasporti ed esponente di spicco di Cl Maurizio Lupi, "al quale finanziavano le campagne elettorali" e con il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
Molte delle cose che che il signore della coop 29 giugno e uomo chiave di Mafia Capitale racconta su Mineo sostiene di averle sapute da Luca Odevaine, prima vice capo di gabinetto con Walter Veltroni, poi capo della polizia provinciale con Nicola Zingaretti e infine al Coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti asilo del Ministero dell’Interno.
Buzzi racconta di Odevaine, che prendeva 10 mila euro al mese dalla cooperativa "La Cascina" che gestisce il Cara di Mineo perché gli faceva vincere le gare e dei 100 mila euro che gli doveva dare la coop bianca, in ritardo a suo dire di dieci mesi nei pagamenti. Ma il vicepresidente della coop, Ferrara, si arrabbia e dice: "Sta sempre a chiede, gli abbiamo pure ristrutturato un appartamento in via Sicilia".
E proprio Ferrara avrebbe raccontato a Buzzi che, anche se Odevaine era nella commissione che aggiudicava gli appalti, loro non ne avevano bisogno perché avevano rapporti con Maurizio Lupi, ex ministro del governo Renzi, "al quale finanziavano le campagne elettorali, perché lui il ministro Lupi è vicino a Comunione e Liberazione, quindi aveva messo in contatto...".
Buzzi però dice di non sapere se i finanziamenti fossero in bianco o in nero e aggiunge che l'ex ministro li aveva messi in contatto con Pizzarotti, il proprietario del residence individuato dal governo per ospitare alcune migliaia di migranti. E poi si spinge oltre: "Poi c'avevano un rapporto diretto addirittura con il ministro Alfano....significa che lo conosceva, c'aveva rapporti diretto con lui, avevano creato un sistema giù in Sicilia, attorno a Mineo, che è un sistema perfetto perché la gara che consegna a Odevaine consente di distribuì soldi a pioggia sul territorio. Nel senso che i Comuni venivano premiati con circa due, tre milioni di euro...".
I Pm infine insistono sul ruolo di Lupi: "Lupi li mette in contatto con Pizzarotti , loro se c'avevano problemi potevano rivolgersi addirittura al ministro, il presidente del La Cascina conosceva il ministro, quindi a noi che ce frega".
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