Cari amici e lettori, mi permetto di sottoporre alla vostra lettura questo magistrale pezzo di
Andrea Tarquini, apparso su
Repubblica online.
Lo definisco magistrale, con gratitudine, perché svolge un servigio prezioso al mio modesto lavoro di scardinamento del
mainstream giornalistico. Infatti in questo articolo c'è già
tutto, in forma concentrata. Leggetelo e vi divertirete. Intanto il
Tarquini scrive da Berlino e racconta di cose scritte da altri, nessuna
delle quali è verificata.
Inneggia visibilmente a Maidan, cioè è molto contento di quanto,
secondo lui, accade a Skopje. Evviva! A questo Gruevski faremo fare la
fine di Yanukovic . La folla, di
"decine di migliaia" (dicci quante, Tarquini) manifesta
"voglia di unità nazionale". I poliziotti sono
"minacciosi".
"Si teme" che Gruevski
"mandi in piazza i suoi sostenitori". Ahinoi! Gruevski
ha forse dei sostenitori?
Le accuse sono di avere spiato "almeno 20.000 cittadini", come le
migliaia di morti inesistenti che servirono per assassinare Gheddafi.
"Insabbiamento di omicidi politici" (interessante immagine quella degli omicidi insabbiati)
Quattordici
"persone di etnia albanese" uccise a Kumanovo. L'elenco dei nomi
non conta, per Tarquini. Infatti saprebbe che erano (quasi) tutti
legati all'esercito kosovaro UCK (su quattro di loro c'è un'aria di
mistero, pare che non fossero albanesi, e neanche macedoni, e neanche
serbi. Indovinate?).
Dice che l'Unione Europea
"sospetta un remake di un vecchio e sinistro copione balcanico".
Chi lo dice?
"la BBC e la Frankfurter". Dunque è vero, esattamente come lo fu Euromaidan nelle descrizioni degli stessi organi occidentali.
In Kosovo
"agitatori legati a Belgrado" invitano - pensate -
"i giovani a emigrare".
Colpa dunque di Belgrado, che non si sa bene cosa c'entri in questo "complotto". Ma una cosa è certa:
"l'amicizia profonda tra Belgrado e Putin". Infatti è noto che
Putin ama molto intere città, addirittura capitali. Dunque la colpa di
tutto quello che accade, e accadrà, a Skopje è ovviamente di Putin.
Proprio come è accaduto a Kiev, un anno fa.
Se c'era bisogno di dimostrare la cialtroneria di certi
giornalisti e dei giornali sui quali scrivono, questo articolo svolge un
compito definitivo. Ecco la versione già pronta, completa in tutti i
dettagli, che vedrete svilupparsi nelle prossime settimane in tutto il
mainstream occidentale.Ecco perché abbiamo già il titolo: Manuale per la descrizione della fine del giornalismo
Apriamo gli occhi! Boicottiamo questi giornali!
REPUBBLICA, se la conosci la eviti! Se la conosci non ti uccide !
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