LA DEMOCRAZIA DIRETTA ha origini storiche antiche, risale all’apice della civiltà umana, (apice mai più superato), ai tempi e agli allori di Socrate, Platone, Aristotele, quando un popolo civile e sovrano ateniese si radunava nell’” agorà” per eleggere i propri Magistrati, per governare e giudicare in modo diretto.
Con l’avvento armato dell’Impero Romano la vera democrazia fu dai conquistatori man mano soffocata per sempre e, nei secoli, si avvicendarono altre forme degradate di governo:la Oligarchia, la Dittatura, la Tirannide, la Monarchia, l’Impero. Forme incivili di governo che resistono, purtroppo, ancora nei nostri giorni, in cui, pur tuttavia, si sono affacciate forme velate di democrazie moderne dette rappresentative o parlamentari:
Ai popoli si fa quanto meno credere di essere sovrani (apparentemente solo sulle carte costituzionali) e si lascia loro l’agio di scegliere dei Partiti o, nei Paesi più fortunati, di eleggere dei rappresentanti, ma in entrambi i casi con delega in bianco, (con tutto l’”aleas” che ciò comporta) e dietro i quali si nascondono per lo più Aristocratici e/o Banchieri o Caste, che utilizzano il potere non sempre per il bene del popolo, ma talvolta per meglio gestire i propri interessi.(“id quod plerumque accidit”)
Già J.J. Rousseau scriveva drasticamente : “dal momento che il popolo si dà dei rappresentanti, non è più libero, anzi non esiste più “ (Contratto sociale, III, 15)…. e torna ad essere schiavo in attesa di che morte morire.
“Governanti, siffattamente delegati, per natura umana, saranno indotti a gestire prevalentemente i propri interessi”; ce lo ricordava già Aristotele .....
Non v’è da meravigliarsi se nelle democrazie rappresentative moderne assistiamo al non raro ripetersi della presa di potere di persone già ricche e potenti, che si servono del potere politico per la loro immunità e/o per accrescere la loro ricchezza. E, nei casi peggiori, pur inneggiando alla pace e alla neutralità, si servono del potere talvolta persino per azioni di guerra (“auri sacra fames”).
Patente che questa non è la vera Democrazia, ma è Democrazia a rischio, quando non è Oligarchia o Dittatura mascherata, non molto dissimile dalle antiche Tirannidi.
I principali oppositori della democrazia diretta furono l’”élite”, la “Intelligence”, gli Aristocratici, i Professoroni ( “i capiscioni” come li definiva il compianto amico giornalista reatino Avv. Bruno STAZI), che consideravano il popolo immaturo, non capace di autogovernarsi e, con questo pretesto, imponevano la loro superiorità alla massa della gente comune, abilmente incantandola con belle parole e/o promesse salottiere….o con la dolce musica plateatica di piazza, che fa pensare a quella del flauto magico degli incantatori dei serpenti. !
E i cittadini creduloni, fiduciosi e/o ingenui, prima applaudivano incantati, poi, quando piovevano loro addosso ogni sorta di restrizioni, prescrizioni, tassazioni, licenziamenti, espropri e quant’altro, senza che potessero nulla fare, allora piangevano, l’uno sulla spalla dell’altro, quando, nei casi estremi, non si suicidavano, ma tutto ciò..... è innocuo per chi comanda.
Dopo questo necessario proemio,vergato ovviamente per linee generali e senza alcun riferimento a specifiche realtà, voglio esporre la mia teoria di DEMOCRAZIA DIRETTA in chiave moderna, più o meno, sullo stampo svizzero, per un graduale approccio alla vera DEMOCRAZIA, quella che conduce a una Società migliore, eticamente e materialmente migliore.
Nella DEMOCRAZIA DIRETTA, detta anche AUTARCHIA, la sovranità appartiene a ogni singolo cittadino, che sia in grado di voler pensare con la propria testa; E’ il popolo che designa direttamente tutte le cariche pubbliche: Presidente della Repubblica, Governanti e Magistrati, compresi.
E’ il popolo che promulga le proprie principali leggi, con impiego limitato di strumenti di delega parlamentare e governativa, deleghe limitate alla sola elaborazione tecnica dei propri voleri e alla esecuzione delle proprie decisioni.
Così, per esempio, nella Confederazione elvetica, i Magistrati sono eletti con limiti temporali direttamente dal popolo fra persone dotate di competenza, ma anche di umanità. Se non giudicano imparzialmente e con equità, non sono più rieletti.
Tutte le cariche elettive pubbliche, in Svizzera, comprese quelle parlamentari, sono onorifiche e, quindi, gratuite (salvo il rimborso spese vive).
Tutte le cariche elettive pubbliche, in Svizzera, comprese quelle parlamentari, sono onorifiche e, quindi, gratuite (salvo il rimborso spese vive).
Nella DEMOCRAZIA DIRETTA non si verificano scioperi, paralisi o cadute dei Governi, scioglimenti anticipati dei Parlamenti, non esiste la ingovernabilità né occorrono premi di maggioranza né sbarramenti antidemocratici per le minoranze..
Le votazioni per la promulgazione dei provvedimenti legislativi o esecutivi sono sempre trasversali. Infatti, se il provvedimento non è settoriale, ma utile a tutto il popolo, tutto il popolo o la maggioranza del popolo ha ovviamente interesse a votarlo.
Nella DEMOCRAZIA DIRETTA il popolo non subisce supino ed acquiescente di essere governato da una sparuta “élite”, ma partecipa attivamente alla vita politica, ha la sua voce per governare se stesso, la miglior voce (“vox populi, vox Dei”) e le decisioni non sono mai invise dal popolo che le ha emanate.
Gli editti civili e penali sono semplici, chiari e alla portata di tutti e tutti sono veramente uguali di fronte alla legge.
E’ di tutta evidenza che milioni di cittadini sono più rappresentativi di qualche centinaia di parlamentari.
E’, né più né meno, quel che accade nella nostra vicina Confederazione elvetica, malgrado annoveri lingue ed etnie plurime e diverse: quasi tutte le domeniche gli elvetici vanno a votare per questo o per quest’altro provvedimento legislativo o esecutivo, grande o piccolo che sia.
(Ho studiato e vissuto 7 anni in Svizzera e l’ho potuto constatare “de visu”).
(Ho studiato e vissuto 7 anni in Svizzera e l’ho potuto constatare “de visu”).
Così han detto SI alla neutralità e ai Trattati internazionali di neutralizzazione, SI ai rifugi antiatomici, SI alla elezione popolare dei GIUDICI, NO all’O.N.U., alla C.E.E., all’ ECU, all’ EURO, alla costruzione delle MOSCHEE, alle “CROCIATE ARMATE ”, al “pedaggio” sull’autostrada Ginevra-Losanna, all’aumento del prezzo del latte, ecc., ecc.
Certo, in teoria, anche la DEMOCRAZIA DIRETTA potrebbe degenerare in contrasti cruenti fra singoli individui, stante la malvagità e stupidità radicata in talune nature umane, ma non sfocerà mai nelle guerre mondiali fra popoli, o come accade in taluni Governi parlamentari, nella costruzione di arsenali atomici per consumare l’atto estremo del genocidio della specie.
Questo spiega perché la Svizzera è riuscita a rimanere sempre neutrale a qualsiasi conflitto bellico e già questo giustifica ed esalta il merito del suo sistema di governo autarchico,decisamente da emulare.
E sembra che anche le Banche e le Co.Assicuratrici svizzere non si dolgano della loro forma di governo… ….
CONCLUDENDO: Questa è la riforma costituzionale che io propongo di fare in Italia, per far contenti tutti.
Avremo risolto ogni problema: anche le minoranze etniche, di lingue e tradizioni diverse della Val d’Aosta e dell’Alto Adige (ora figli di un Dio minore), potranno esprimere la “vox populi”, non ci saranno più scioglimenti delle Camere, cadute o rimpasti dei Governi, lunghe e dannosissime paralisi legislative e/o esecutive peggiori della peggiore ANARCHIA e, soprattutto, non vi saranno più i nefasti PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI O ESECUTIVI INVISI DAL POPOLO .e…come accade in Svizzera, anche i Banchieri e gli Assicuratori potrebbero prosperare.
I cultori del diritto concorderanno con me che, nella nostra amata Italia urge spazzar via una miriade di farraginosi tecnicismi legislativi e una pletora di riti “speciali” in cui la procedura (dopo decenni di inutili processi) vince sempre sulla Giustizia sostanziale o nelle migliori ipotesi realizza quella “SUMMA IUSTITIA” che gli antichi giureconsulti romani equiparavano alla “SUMMA INIURIA”.
Non a caso il Governo italiano detiene il record europeo delle condanne da parte della Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo per i processi lentissimi, spesso iniqui e non pubblici.
Urge riformare il sistema carcerario, aborrendo la vendetta sociale, che tutt’ oggi si ispira ancora alla barbara “Legge del Taglione” e che non ha mai risolto la criminalità.
Occorre reintrodurre con pienezza d’intenti, il principio (già caro agli antichi ASSIRI) che chi priva altri non deve essere a sua volta privato, ma deve lavorare per risarcire la parte offesa per il danno che ha causato e va rieducato.
In Italia i rei vanno quasi sempre indenni e 5 volte su 10 se la cavano con la prescrizione del reato.
In Svizzera, un ladro che ruba 1 milione, ne deve restituire 11…conclusione : non esistono ladri in Svizzera e i delinquenti stranieri non vengono incarcerati, ma immediatamente espulsi. In Italia li manteniamo a vita in carceri sovraffollati e, quando escono recidivano, quando non ammazzano la gente a picconate….
Urge rendere accessibile a tutti la Giustizia civile, che oggi è costosissima e se la possono permettere solo gli abbienti …..e la Giustizia a pedaggio e a pagamento non è giustizia.
Quanto alla Giustizia penale l’imputato deve beneficiare degli stessi esoneri e mezzi di cui gode la Pubblica Accusa. Sarà poi lo Stato a rivalersi sui condannati facoltosi. L’imputato innocente, cui piomba in testa la tegola della ingiustizia, non deve subire anche l’aggravio di dover anticipare ogni spesa della sua difesa..
Lo Stato deve attivarsi affinché l’Economia di mercato offra posti sufficienti di lavoro e, all’ occorrenza, deve creare i posti di lavoro mancanti, garantendo il diritto al lavoro a tutti i cittadini, vita natural durante.
Deve introdurre la regola del REDDITO MEDIO GARANTITO: il noto sussidio ( già esistente in molti Paesi civili) per “diritto di cittadinanza” quantificato al di sopra della soglia della povertà, per garantire .a tutti i cittadini, anche ai meno fortunati, una vita dignitosa. Attualmente credo sia riconosciuto solo agli apolidi e/o ai rifugiati politici, mentre gli Invalidi civili italiani son costretti a vivere con una pensione di 250 euro al mese, 10 vote inferiore a quella che percepiscono alcuni Personaggi, che invalidi non sono. .
Uno Stato che non garantisce una vita dignitosa a ciascun cittadino non può definirsi né civile né democratico. E in questa garanzia di vita dignitosa deve rientrare anche la sicurezza dell’alloggio, della assistenza sanitaria e giudiziaria e della scolarizzazione..
In altri termini, la DEMOCRAZIA DIRETTA garantisce non solo il diritto alla vita, ma anche i mezzi per vivere dignitosamente in una Società migliore, chiamata a eliminare ogni discriminazione sociale, politica, economica fra i cittadini, ed “in primis” quella delle donne.
Per il resto la nostra Costituzione è quasi perfetta (ancorché quasi mai rispettata). Al più, sarebbe economico eliminare una della Camere, ridurre il numero dei Ministeri e rendere onorifiche e gratuite le cariche pubbliche .
(Io per 6 anni ho svolto gratuitamente le funzioni di Giudice Conciliatore, dando umile esempio che si può amministrare la Giustizia e in genere la cosa pubblica anche per amore del prossimo).
(Io per 6 anni ho svolto gratuitamente le funzioni di Giudice Conciliatore, dando umile esempio che si può amministrare la Giustizia e in genere la cosa pubblica anche per amore del prossimo).
Tutto ciò potrà farsi per gradi .
Anzitutto una riforma elettorale decente dovrà prevedere l’abrogazione del sistema maggioritario , previsto per il Senato e che schiavizza “de facto et de iure” ogni minoranza, (sui vantaggi del sistema proporzionale , che tutela anche le minoranze e non crea sudditanza ai partiti vedi la mia pubblicazione “I SISTEMI ELETTORALI ”- 1955 Università la Sapienza).
Dovrà, altresì, prevedere l’abrogazione della Legge 270 del 21.12.2005 (la c.d.”Legge porcellum”), manifestamente incostituzionale, che, abolendo le preferenze, prevede che gli elettori scelgano ciecamente il Partito e non più le persone candidate, la scelta viene deferita (con delega in bianco) al Segretario del Partito, che manovra le scelte a suo piacimento, con tutto l’aleas che ciò comporta.
Questo, evidentemente, non è un buon sistema elettorale né può definirsi democratico e di fronte a scelte aleatorie e/o insoddisfacenti v’è il rischio tangibile che gli elettori sfiduciati non vadano più a votare, con tutte le pessime conseguenze che la Storia ci insegna.
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Anche per le riforme della Giustizia e della Pubblica Istruzione, per la eliminazione delle sperequazioni fra salari e pensioni di fame e stipendi e pensioni d’oro, per la elezione popolare dei Magistrati ho dato, a fin di bene, il mio contributo di esperienza, e come Decano degli Avvocati e come ex Magistrato onorario, con circostanziate petizioni ex art. 50 della Costituzione, che sono depositate presso il Senato della Repubblica, in attesa di esser elaborate .
Avv. Marcello Marini
Ormai è monarchia assoluta conclamata; non si vota, decide lui. Non ci sono parole; o meglio ci sarebbero, ma non si possono pronunciare perché altrimenti ti querelano per "onore al prestigio del capo dello stato", nemmeno in parlamento possono nominarlo.
Dovrebbe essere super partes, dovrebbe essere una sorta di garante.
Ma l'unica cosa che sembra garantire è la devastazione nazionale...
Rosanna Carpentieri
Rosanna Carpentieri
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