martedì 26 novembre 2013

I cittadini beneventani non ci stanno a sentir fandonie bassoliniane

L'annientamento politico del PD è una battaglia per la democrazia. (R.C.)

Non censurate il processo Bassolino!

Con la secretazione delle dichiarazioni di Schiavone e l’assoluzione del processo a porte chiuse di Bassolino il cerchio era chiuso:statalità della mafia e mafiosità dello stato, questa l’evidenza inconcussa.Quello che vorrei aggiungere a quanto dice il sig.Paradiso sono due cose. 
Contestiamo in primis la disinformazione:boom di presenze, bagno di folla, sala piena, etc.etc..Come comitato promotore della protesta posso dire che chi c’era a sentirlo (e non certo per farsi firmare l’autografo …) è andato anche e soprattutto per contestare Bassolino e tutto quello che rappresenta per noi di Benevento e della Campania.
Di tanto la stampa sannita deve darne ATTO. Altrimenti scrive solo FALSITA’.
Secondo: ha ragione il sign. Paradiso a dire:”Niente spazio alle domande, se non quelle poste da un gruppetto di persone, assiepate dinanzi a Santa Sofia su 3 ecoballe accese di spazzatura”... 

La domanda che intendevo porgli è questa, la formulo adesso sperando in una pubblica risposta:
E’ un po’ surreale che da artefice politico possa indossare i panni della vittima. Innanzitutto, come il Giudice Borsellino insegna, un’assoluzione giudiziaria non fa di un uomo politico un politico giusto. 

Lei è stato un uomo politico di rilievo regionale e nazionale, non ha agito da solo, ma ha selezionato e si è circondato di collaboratori, che l’hanno portata a fare delle scelte, le cui conseguenze, oggi hanno ridotto una regione al disastro ambientale e all’omicidio di stato. 
Oggi che Lei è stato assolto dalla giustizia, dopo tutto ciò che è successo ed è sotto gli occhi di tutti, essendo stato per 10 (DIECI) anni alla guida della regione, lei veramente crede che il popolo la assolverà?
Noi non crediamo e se sinora ha visto le dolomiti, le auguriamo una bolgia infernale a cospetto del popolo sannita e campano.

Rosanna Carpentieri
(Coordinatrice del Comitato)


Un pensiero su :Benevento, museo del Sannio: “Le dolomiti di Napoli” di Antonio Bassolino

 Ieri, il museo del Sannio ha ospitato Bassolino, per la presentazione delle memorie difensive e del suo ultimo capolavoro: “Le dolomiti di Napoli“.
Tra le tante rieditazioni di una vecchia, indigesta novella, un docente di economia ha definito il periodo Bassolino come “risorgimentale“!
Poi, ha parlato Viespoli. Ma, ho perso il filo, l’ago, i bottoni … e non l’ho capito!
Infine, l’autore  ha raccontato  la scalata sulle Dolomiti con una metafora concepita negli inferi, più che nell’ universo svisto a contatto col cielo.
Niente spazio alle domande, se non quelle poste da un gruppetto di persone, assiepate dinanzi a Santa Sofia su 3 ecoballe accese di spazzatura, nonchè quella proposta dal Paradiso prima della ripartita:
Se, con il sostegno di una poderosa cordata, è arrivato fino alla vetta ed ha visto ‘l’universo’, come ha fatto,  come sindaco e come governatore, a non vedere il popolo di Dio e i figli stesi ai suoi piedi, che bruciano sulla croce, si arroventano e muoiono di cancro, sia sotto i grattacieli e le Dolomiti di Napoli, che sulle sponde delle colline sannite?
Nessuna risposta, nessun riesame di coscienza, nessuna penitenza e nessuna remissione dei peccati.
Arrisentirci e arrivederci alla presentazione del libro “STRAGI ED ECCIDI DEI SAVOIA DURANTE IL RISORGIMENTO – 6 dicembre p.v., Auditorium “De La Salle”, ore 17.00.
Attilio Paradiso
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Ma che sono gli eccidi dei Savoia in confronto alla strage di stato della Campania perpetrata dalla mafia con la connivenza delle istituzioni, locali e parlamentari, a cominciare dall'allora Ministro dell'Interno Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica?

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