07.06.2013 07:11
Tra ambiguità e critiche, il termine decrescita ha il merito di attaccare la «mega-macchina» capitalista in quanto ideologia irrealistica basata sull’infinita crescita del Pil, sul petrolio e sulla propaganda pubblicitaria. Gli obiettori di crescita non combattono il senso metafisico della crescita, ma propongono e sperimentano una rabbiosa intensificazione dell’auto-realizzazione della vita di tutti. La vita, dicono, non può essere determinata dalle leggi di mercato. Non abbiamo bisogno solo di rovesciare il capitalismo- spiega il francese Clément Homs di decrecimiento.info- e il suo braccio più ingannevole, lo sviluppo sostenibile:
per dirla con Edgar Morin, abbiamo bisogno di un «investimento di civiltà», di una meta-politica, di una grande trasformazione del nostro immaginario. Ovunque (ma non a Benevento e a San Giorgio del Sannio), come dimostrano la diffusione degli orti urbani a km zero, delle esperienze di autoproduzione e dei Gas (Gruppi di Acquisto Solidale), spuntano laboratori che ripensano la vita di ogni giorno qui e ora.
(Rosanna Carpentieri - Coordinatrice del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia di San Giorgio del Sannio )
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Filosofia politica. Parliamo di decrescita e dell'inganno dell "sviluppo sostenibile"
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