Ecco
chi è il clan Barletta, detto anche in zona, "il pescecane".
I lavoratori? Carne da macello. La legalità? Un optional.
I lavoratori? Carne da macello. La legalità? Un optional.
Intanto i primi "ammiccamenti nei confronti dei lavoratori, da parte di Barletta, ci sono già stati e riguardano una necessaria uscita dal sindacato.
Assurdo,
inesigibile!
Tuttavia,
un bel biglietto da visita per il Negriero sangiorgese di adozione, socio in affari con le
istituzioni corrotte e il comune di San Giorgio del Sannio , che non
vigilano affatto sul rispetto della legalità da parte di questo
potentato affaristico da terzo mondo al di sopra della legge
(tangenti, corruzioni, favoritismi per un analfabeta che sguazza in un mare di soldi, talvolta di dubbia provenienza) e sull'applicazione dei contratti
collettivi di lavoro !
"Il
vero capo di questa operazione resta comunque Zamparini che
vuole imporre Barletta per poter poi vendere l’intera struttura al
monopolista dei supermercati sanniti che, con 60 milioni di euro di
investimento, vuole impossessarsi anche del centro
commerciale i Sanniti."
Intanto,
su chi sia Barletta e sull'evolversi di questa e altre squallide
vicende che riguardano il clan, il comune di Benevento ha sempre
ammesso di non saperne nulla!
Fa
come l'amministrazione di San Giorgio, e cioè: "orecchio da mercante".
Ma siamo ad un punto di non ritorno, tutti i nodi verranno al pettine se le istituzioni non corrotte vigileranno.
Antonio Barletta perderà . O tutta la sua forza lavoro (a San Giorgio del Sannio senza alcun diritto sindacale o statutario ed assunta-chissà perchè...-per cooptazione [cornuti e mazziati, alias schiavizzati e complici!] o tutta la sua clientela. Scelga !
Nulla di strano perciò ma estremamente scandaloso che Barletta voglia sovvertire la legalità e sopprimere de facto, anche a Benevento, lo Statuto dei Lavoratori e l'articolo 2112 del codice civile, che prevede che in caso di trasferimento del ramo d'azienda il rapporto di lavoro non debba estinguersi, ma al contrario continui con il nuovo titolare dell’azienda: il lavoratore, quindi, dovrebbe ex lege conservare tutti i diritti che ne derivano.
Ma siamo ad un punto di non ritorno, tutti i nodi verranno al pettine se le istituzioni non corrotte vigileranno.
Antonio Barletta perderà . O tutta la sua forza lavoro (a San Giorgio del Sannio senza alcun diritto sindacale o statutario ed assunta-chissà perchè...-per cooptazione [cornuti e mazziati, alias schiavizzati e complici!] o tutta la sua clientela. Scelga !
Nulla di strano perciò ma estremamente scandaloso che Barletta voglia sovvertire la legalità e sopprimere de facto, anche a Benevento, lo Statuto dei Lavoratori e l'articolo 2112 del codice civile, che prevede che in caso di trasferimento del ramo d'azienda il rapporto di lavoro non debba estinguersi, ma al contrario continui con il nuovo titolare dell’azienda: il lavoratore, quindi, dovrebbe ex lege conservare tutti i diritti che ne derivano.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=286413&sez=BENEVENTO#commenti (leggete i commenti)
Con
la presente segnalazione invito gli organi di informazione nazionali
e regionali ad aprire un'articolata inchiesta giornalistica, a
seguire il caso e dare la massima diffusione-divulgazione circa
l'evolversi della situazione in oggetto.
Grazie
e distinti saluti
Rosanna
Carpentieri
Coordinatrice
del Comitato Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia
Su "Oggi Benevento", Fabio Marcarelli ci aggiorna in tempo reale:
Vertenza a tinte fosche quella che coinvolge i 38 lavoratori Crai del Centro Commerciale ”I Sanniti”. Dalla riunione tra sindacati e proprietà e quella successiva tra sindacati e lavoratori, viene fuori un quadro a dir poco opaco. Ciò che è chiaro è che la Crai sarà costretta ad abbandonare il Centro Commerciale sotto la spinta di una triade agguerritissima, formata da : Zamparini, Barletta e Gatto (Despar). I lavoratori sperano in una risoluzione positiva e le risposte arriveranno questa serata dopo l’incontro tra i proprietari della Crai, Barletta e le parti sindacali: Rosita Galdiero ( Cgil) e Fioravante Bosco (Uil).
La stessa Rosita Galdiero della Cgil , dopo il faccia a faccia con i lavoratori , ha dichiarato : “quello che oggi possiamo dire è che c’è una piccola speranza per salvaguardare i 38 posti di lavoro e se riusciamo a farlo con lo strumento giuridico 2112 è bene e c’è il trasferimento del ramo d’azienda . Se questo non si dovesse verificare durante la riunione di questa sera con Barletta e Crai, adotteremo altri strumenti e non si completerà il percorso di vendita e l’uscita di Crai da questa struttura. Dopodiché ci attiveremo per salvaguardare in altro modo i livelli occupazionali- e conclude- sembra l’epilogo di una brutta storia e ci auguriamo che finisca in altro modo, soprattutto se le istituzioni faranno la loro parte e cioè vigilare sulla legalità e il rispetto dei contratti collettivi nazionali. È necessario che l’attenzione su questa struttura resti alta; non vorrei che a passaggio completato si spengano i riflettori. Faremo, in più un altro ragionamento per valorizzare il famoso parco fluviale cercando di coinvolgere il comune di Benevento”.
Un passaggio, che pare , sia stato già concordato tra Zamparini e Barletta nell’ ottobre del 2012, e cioè prima che la Crai subentrasse alla Despar. Crai chiede , giustamente, a Barletta di mantenere le stesse condizioni contrattuali dei lavoratori come già fece la stessa Crai quando subentrò la Despar.
Il vero capo di questa operazione resta comunque Zamparini che vuole imporre Barletta per poter poi vendere l’intera struttura al monopolista dei supermercati sanniti che, con 60 milioni di euro di investimento, vuole impossessarsi anche del centro commerciale i Sanniti. Si attendono, dunque, novità dalla riunione delle prossime ore. La paura dei sindacato e dei lavoratori è di ritrovarsi, dopo il trasferimento dei rami di azienda, senza le garanzie necessarie. Intanto i primi ammiccamenti nei confronti dei lavoratori, da parte di Barletta, ci sono già stati e riguardano una necessaria uscita dal sindacato. Un bel biglietto da visita.
Vertenza a tinte fosche quella che coinvolge i 38 lavoratori Crai del Centro Commerciale ”I Sanniti”. Dalla riunione tra sindacati e proprietà e quella successiva tra sindacati e lavoratori, viene fuori un quadro a dir poco opaco. Ciò che è chiaro è che la Crai sarà costretta ad abbandonare il Centro Commerciale sotto la spinta di una triade agguerritissima, formata da : Zamparini, Barletta e Gatto (Despar). I lavoratori sperano in una risoluzione positiva e le risposte arriveranno questa serata dopo l’incontro tra i proprietari della Crai, Barletta e le parti sindacali: Rosita Galdiero ( Cgil) e Fioravante Bosco (Uil).
La stessa Rosita Galdiero della Cgil , dopo il faccia a faccia con i lavoratori , ha dichiarato : “quello che oggi possiamo dire è che c’è una piccola speranza per salvaguardare i 38 posti di lavoro e se riusciamo a farlo con lo strumento giuridico 2112 è bene e c’è il trasferimento del ramo d’azienda . Se questo non si dovesse verificare durante la riunione di questa sera con Barletta e Crai, adotteremo altri strumenti e non si completerà il percorso di vendita e l’uscita di Crai da questa struttura. Dopodiché ci attiveremo per salvaguardare in altro modo i livelli occupazionali- e conclude- sembra l’epilogo di una brutta storia e ci auguriamo che finisca in altro modo, soprattutto se le istituzioni faranno la loro parte e cioè vigilare sulla legalità e il rispetto dei contratti collettivi nazionali. È necessario che l’attenzione su questa struttura resti alta; non vorrei che a passaggio completato si spengano i riflettori. Faremo, in più un altro ragionamento per valorizzare il famoso parco fluviale cercando di coinvolgere il comune di Benevento”.
Un passaggio, che pare , sia stato già concordato tra Zamparini e Barletta nell’ ottobre del 2012, e cioè prima che la Crai subentrasse alla Despar. Crai chiede , giustamente, a Barletta di mantenere le stesse condizioni contrattuali dei lavoratori come già fece la stessa Crai quando subentrò la Despar.
Il vero capo di questa operazione resta comunque Zamparini che vuole imporre Barletta per poter poi vendere l’intera struttura al monopolista dei supermercati sanniti che, con 60 milioni di euro di investimento, vuole impossessarsi anche del centro commerciale i Sanniti. Si attendono, dunque, novità dalla riunione delle prossime ore. La paura dei sindacato e dei lavoratori è di ritrovarsi, dopo il trasferimento dei rami di azienda, senza le garanzie necessarie. Intanto i primi ammiccamenti nei confronti dei lavoratori, da parte di Barletta, ci sono già stati e riguardano una necessaria uscita dal sindacato. Un bel biglietto da visita.
In questo quadro il comune di Benevento ha sempre ammesso di non saperne nulla, di non conoscere trattative, di essere sorpreso dall’ evolversi dei fatti.
Aggiornamenti nei prossimi giorni.
Aggiornamenti nei prossimi giorni.
********************
E’ iniziata da 15 minuti la riunione tra le parti, tra i proprietari del supermercato Crai e i rappresentanti sindacali Rosita Galdiero ( Cgil) e Fioravante Bosco (Uil).
Gli oltre 30 dipendenti coinvolti nella vertenza sono stati esclusi dalla riunione . Al momento rimangono in presidio, attendendo risposte positive dalla riunione in itinere.
Presente anche il primo cittadino Fausto PEPE.A breve gli aggiornamenti dell’incontro .
Gli oltre 30 dipendenti coinvolti nella vertenza sono stati esclusi dalla riunione . Al momento rimangono in presidio, attendendo risposte positive dalla riunione in itinere.
Presente anche il primo cittadino Fausto PEPE.A breve gli aggiornamenti dell’incontro .
Aggiornamenti a cura di :Fabio Marcarelli
2 commenti:
E' una battaglia di civiltà e di LEGALITA'. Basta con lo schiavismo e le estorsioni e il ricatto occupazionale. Barletta checchè ne dica il suo esimio azzeccagarbugli non può pretendere che i lavoratori, come succede a San Giorgio, escano dal sindacato ! Nè può sovvertire la legalità e sopprimere de facto, anche a Benevento, lo Statuto dei Lavoratori e l'articolo 2112 del codice civile! Forza ragazzi, siate una forza trainante anche per i lavoratori del Centro Commerciale sangiorgese!
E Zamparini spieghi perchè vuole a tutti i costi imporci un'azienda controversa che non vogliamo nè come lavoratori, nè come clientela !
http://www.youtube.com/watch?v=JXhuUIDlui4
Francesca
I lavoratori del centro commerciale di San Giorgio e quelli del deposito di C.da Pezzapiana proclamino al più presto uno sciopero a causa dei continui abusi contro i loro diritti da parte dei gestori F.lli Barletta(alias, New Distribution s.r.l., Immobiliare Sannita s.r.l.etc.etc:siamo dinanzi a scatole cinesi ma dietro c'è sempre il famigerato Antonio Barletta). È molto grave ciò che i lavoratori da anni stanno subendo e denunciano, senza che nessuna istituzione li tuteli. Parlano infatti, di continue vessazioni, ricatti, ritardi nei pagamenti, ore e ore di straordinario mai retribuiti, minacce di licenziamento per chi vorrebbe iscriversi al sindacato, violenze fisiche per i maschi e abusi sessuali per le femmine, inosservanza della 626 e di qualunque prescrizione di legge, compresa quelle sulla prevenzione incendi ...
Di fronte a questo quadro desolante, non da terzo ma da un inverosimile ma reale quarto mondo, non si può restare a guardare, indifferenti. Per questa ragione, ed anche per il coraggio di recente dimostrato dai lavoratori CRAI di Benevento, di rompere il muro del silenzio e della paura per rivendicare semplicemente i loro elementari diritti, mi unisco idealmente (e non solo) alla loro battaglia.
Contattatemi.
Rosanna Carpentieri
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